Sanna: "La Nazionale è diventata un fastidio per i giocatori, quasi come la Coppa Italia"

Sanna: "La Nazionale è diventata un fastidio per i giocatori, quasi come la Coppa Italia"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 12:15Primo piano
di Giorgia Zuddas

Sul suo canale YouTube, il giornalista Vittorio Sanna ha commentato la pesante sconfitta dell'Italia contro la Norvegia, tracciando un quadro netto e critico sul momento del calcio azzurro. Di seguito le sue parole:

"Ogni volta che gioca la Nazionale azzurra ci rendiamo conto di come il calcio italiano stia vivendo un declino evidente. Perdere 4-1 in casa con la Norvegia è tanta roba: è qualcosa che pochissime squadre italiane, in passato, sarebbero riuscite a fare. Per il movimento che c’è, per i soldi che girano, è oggettivamente una vergogna. Continuiamo probabilmente a considerarci una nobiltà decaduta, che vive di ricordi e di auto-proclamazioni di grandezza. Ma la realtà è che il calcio italiano, oggi, esprime un livello assolutamente inadeguato nel panorama internazionale, ben lontano dal suo blasone e dalla sua storia. È un po’ ciò che è capitato anche in altri periodi: ci siamo portati dietro il titolo, senza però avere alle spalle la struttura e la sostanza necessarie per confermarlo. L’Italia, ancora una volta, è andata male: ha perso malamente nel secondo tempo. Esprime qualche giovane interessante, come Pio Esposito, ma tutto il resto appare davvero stressato, appesantito, stanco. Probabilmente è anche l’effetto di quella “nobiltà” declamata, che però è stata neutralizzata dalla revisione della Champions League, dell’Europa League e della Conference League.

Il risultato è che molti calciatori arrivano all’impegno con la Nazionale come se fosse un fastidio, un impegno “in mezzo ai piedi”, in certi casi percepito persino peggio della Coppa Italia. Con la stessa ipocrisia di sempre: si appella al nazionalismo, all’identità della patria, ma poi in campo si fatica a vedere la stessa convinzione quando si affrontano gli avversari. Insomma, ci ritroviamo ancora una volta con questa dimostrazione, accompagnata dalle solite chiacchiere e senza una vera volontà di cambiare le cose. Con la sensazione che l’importante sia che girino i soldi per chi fa parte del “baraccone”, della “corrida”. Perché questo è il sistema: troppi soldi concentrati in troppa inutilità, soldi spesi male per foraggiare uno dei tanti parastati che esistono in Italia. Anche nel calcio, infatti, c’è stata un’invasione di strutture di carattere politico, dove concretezza, funzionalità ed efficacia rispetto agli obiettivi mancano del tutto. E allora torniamo a rivederci il campionato. Si ricomincia a pensare solo a quello. E speriamo che possa essere, almeno per noi sardi, con il Cagliari - la nostra “nazionale” - un impegno migliore, capace di darci le soddisfazioni che meritiamo".