Uva su Euro 2032: "Stadi? Negli ultimi mesi in tanti stanno accelerando. Lo stadio è anche riqualificazione urbana"
Il direttore esecutivo della UEFA per la sostenibilità sociale e ambientale e delegato per Euro 2032, Michele Uva è intervenuto all'evento Social Football Summit che quest'anno si svolge a Torino presso l'Allianz Stadium. Di seguito alcune dichiarazioni relative agli stadi riprese da TMW:
Sostenibilità stadi in Italia - "Sono molto positivo. L'Italia ha fino al 1° ottobre per presentare i cinque stadi. L'Allianz ha tutti i parametri, l'unico ma anche altri sono sulla buona strada. La cosa importante è l'impegno della Figc, del Ministro dello Sport e dei commissari dell'impiantistica sportiva. L'obiettivo sono convinto che si potrà raggiungere e per Uefa l'Italia è un paese storico"
Quali sono i parametri? "In tutto sono 132, a livello di requisiti per uno stadio per essere a norma e UEFA, il 20% sono legati alla sostenibilità".
Sul nuovo San Siro? "Sarà una stadio moderno. L'Allianz Stadium è stato inaugurato da anni ma ti sembra ancora uno stadio moderno. La cosa fondamentale è che si possa creare uno stato flessibile e agile che possa anche aumentare la capienza e che sia flessibile a livello di spazio".
Sugli stadi dell'Udinese e dell'Atalanta - "Cinque stadi nuovi in Italia sono tutti di imprenditori italiani. I grandi investitori dei club devono accelerare sulle infrastrutture. Lo stadio della Roma? Vale per tutte le grandi città e negli ultimi mesi con Euro 2032 in tanti stanno accelerando. Lo stadio è anche riqualificazione urbana"
Le scelte future di Michele Uva - "Il ciclo di un manager è tra i 4 e i 6 anni. Ho costruito il mio successore, penso sia giusto dopo 5 anni lasciare una legacy al calcio europeo certificata dal Time ma me la sento dentro. Penso di averlo fatto con passione, adesso è giusto fare questo passaggio e credo che mi occuperò d'accordo col mio presidente mi focalizzerò su Euro 2032. I ricavi che vengono da un europeo sono redistribuiti al 97% a tutto il calcio europeo"