Corriere di Brescia - Brescia fuori dal professionismo, parla Cellino: "Epilogo tragico, ero solo"

"Il Brescia fuori dal professionismo. Cellino: «Epilogo tragico, ero solo»", titola stamattina il Corriere di Brescia. Gli stipendi non sono stati pagati, verdetto ufficiale il 26 giugno: rimpallo di colpe con il fondo. Ancora un jolly? La Figc non ha risposto alla richiesta di proroga degli stipendi sino al 24 giugno, i legali al lavoro.
Contattato dall'edizione bresciana del Corriere della Seria, che ha chiesto spiegazioni definitive sulla vicenda, dopo il silenzio (ufficioso) nei giorni della trattativa, ha offerto queste spiegazioni sull’esito finale della vicenda. Il bersaglio? Quello di sempre, quello dei giorni scorsi quando però c’era in corso una battaglia legale peraltro appena iniziata: il 10 giugno resta in programma il ricorso alla Corte d’appello federale, nei prossimi giorni gli avvocati valuteranno il da farsi ma potrebbero presentarsi ugualmente. "I furti e le truffe non mi hanno messo - ha detto l’attuale presidente - nelle condizioni di poter contrastare la violenta ingiustizia perpetrata dalla federazione nei nostri confronti. Mi son trovato da solo contro tutti e i tifosi nelle ultime tre stagioni sono stati ostili. Oggi per me è un giorno triste. Perché il Brescia è stato mandato a schiantarsi quando bastavano tre milioni di euro per l’iscrizione? Ogni giorno ne veniva fuori una, quanto sarebbe servito ancora per l’iscrizione (si riferisce al giorno 24, ndr)? In tasca degli altri è sempre facile contare i denari, ma ognuno conosce le proprie possibilità economiche e io le mie. Non è da imputare solo a me questo tragico epilogo".