L'ex Cagliari e Bologna Marco Negri: "Immobile, sarai perfetto. Italiano? Resti a lungo"

L'ex attaccante di Bologna e Cagliari, Marco Negri, è stato intervistato dall'edizione bolognese de Il Resto del Carlino. Le sue parole sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Non vedo l’ora di rivedere in campo Immobile. Per una squadra che ha bisogno di tradurre in gol l’enorme mole di lavoro che fa Immobile è un finalizzatore perfetto - spiega l'ex bomber -. Acquisto mirato e, per quello che serviva a Italiano, direi perfetto. Se l’infortunio di agosto resterà un episodio isolato Immobile è il finalizzatore che il Bologna cercava. Semmai ho qualche dubbio sulla sua fase di non possesso palla, perché Italiano ai suoi attaccanti chiede anche di correre e rincorrere tanto".
Sull'inizio di stagione del Bologna: "Cosa mi suggerisce? Che tutte le squadre sono ancora un ‘work in progress’, Bologna compreso. E’ la fase in cui devi trovare la quadra non lasciando per strada dei punti. La larga vittoria col Pisa in tal senso aiuta, ma secondo me non cambia il tema della stagione. Questa squadra costruisce tanto a livello di gioco e ha un dispendio di energie enormi col pressing altissimo che fa. Ma se il Bologna vuole fare un’altra stagione importante, e questo club ha tutto per farla, bisogna che questo grande lavoro di traduca in gol. Molti gol".
Su Castro: "Da tifoso, per impeto e generosità, vorrei avere quattro Castro là davanti. Chiaro che quando ti sfianchi in quel modo nel pressing non puoi essere perfettamente lucido davanti alla porta. E lì qualcosina Santiago perde".
Su Orsolini: "Lui è una certezza: comincia la stagione e sai già che andrà in doppia cifra. Quando parlo di gol da trovare mi riferisco ai centravanti".
Su Dallinga: "in quel ruolo c'è dallinga? Che però continua a mostrare qualche difficoltà. E’ qui da un anno, le sue caratteristiche ormai le conosciamo e a venticinque anni mi sembra un giocatore fatto e finito".
Su Vincenzo italiano: "Io lo stimo tantissimo, perché lui sì, da allenatore, è cresciuto stagione dopo stagione, meritandosi ampiamente tutto quello che ha ottenuto nelle piazze in cui ha allenato. Qui un anno fa ha ereditato un Bologna in Champions e con altri interpreti è riuscito a ripetere qualcosa di grande, culminato con la vittoria della Coppa Italia. E poi mi piace il legame forte che ha saputo costruire con la città: i tifosi quando vanno al Dall’Ara sanno che vedranno una squadra che ha nel dna la generosità. Tutto questo per dire che spero di vedere Italiano su questa panchina per molti anni".