Rossoblù made in Italy. La Nuova Sardegna: "Il record del Cagliari, squadra con meno stranieri"

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Oggi alle 08:00Rassegna stampa
di Redazione TuttoCagliari

"Il record del Cagliari, squadra con meno stranieri". Questo il titolo nelle pagine sportive de La Nuova Sardegna. 

Il Cagliari resta un unicum nel panorama della Serie A. All’interno di una rosa composta da 29 giocatori, soltanto 9 sono nati fuori dai confini italiani. E tra questi, ben tre (Obert, Luvumbo e Liteta) sono di fatto cresciuti nel vivaio rossoblù. Numeri che, messi a confronto con quelli delle altre squadre del massimo campionato, descrivono un quadro sorprendente: nessuno schiera così pochi stranieri quanto il club sardo.

Se si guarda al resto del campionato, il distacco è evidente. In fondo alla classifica opposta troviamo il Torino con 27 giocatori nati all’estero, seguito da Lecce e Como a quota 26, quindi Verona con 25 e Udinese con 24. Sul fronte delle squadre più “italiane” dopo il Cagliari spiccano la Cremonese con 13 stranieri, la Fiorentina con 14 e l’Atalanta con 15.

La filosofia rossoblù si è vista chiaramente nella sfida di Torino: in campo dal primo minuto solo due giocatori stranieri, Adopo e Kilicsoy, e il rapporto è rimasto invariato fino al fischio finale, considerato che l’ingresso di Obert ha coinciso con l’uscita dell’attaccante turco decisivo per il match. Una scelta precisa, che rende orgogliosa la società e il tecnico Pisacane e che ha già attirato l’attenzione degli addetti ai lavori come modello virtuoso per la crescita del calcio italiano.

Un progetto che acquista ancora più valore se si pensa che attualmente sono indisponibili per infortunio elementi di assoluta italianità come Belotti, Felici e Folorunsho, a conferma di una rosa costruita con un’attenzione particolare al talento di casa nostra.

Oltre alla forte componente italiana, spicca anche la linea verde. Tra i 29 giocatori figurano un classe 2006 (Liteta, 19 anni) e ben cinque ragazzi nati nel 2005: Idrissi, Palestra, Rodriguez, Pintus e Kilicsoy. Solo Palestra tornerà all’Atalanta a fine stagione, essendo in prestito secco. Per gli altri, invece, il club punta a investire sul futuro, con il probabile riscatto di Kilicsoy dal Besiktas.

A completare il quadro, ci sono giovani già affermati come Prati e Cavuoti (22 anni), Esposito, Obert, Luvumbo e Ciocci (23), oltre a Caprile e Felici (24). Un mix di prospettiva e identità nazionale che guarda lontano, senza però perdere di vista l’obiettivo prioritario di questa stagione: la salvezza.