Tuttosport - Decreto Crescita, sale la soglia minima
“Decreto Crescita, sale la soglia minima”. Così titola Tuttosport. Si lavora per modificare la versione rivista dal governo. Contatti tra Abodi, sindacato calciatori e politici: i benefici riservati agli stipendi più alti.
Nella versione più recente del Decreto Crescita, aggiornata dal governo un mese fa, le agevolazioni fiscali per gli sportivi professionisti erano ancora attive. Tuttavia, potrebbero esserci cambiamenti nei decreti correlati alla Finanziaria, previsti per l'approvazione nella seconda metà di dicembre insieme alla legge principale. Attualmente, sono in corso trattative tra il sindacato dei calciatori, il ministro dello sport Andrea Abodi e vari parlamentari di tutti gli schieramenti politici, da sinistra a destra. Da queste discussioni emerge che potrebbe essere aumentata la soglia minima di salario per l'applicazione della riduzione fiscale sui contratti dei calciatori. Nel 2022, questa soglia era stata fissata a 500.000 euro per prevenire un utilizzo distorto della norma, mirato a ingaggiare calciatori stranieri per le squadre Primavera o le squadre di Serie B. Ora si prevede un aumento significativo di questa soglia.
Ci sono due opzioni principali. La prima propone di alzare il limite a 2-3 milioni di euro lordi, restringendo così l'applicabilità della norma ai calciatori di livello medio-alto. Tuttavia, questa soluzione non soddisfa pienamente le squadre medio-piccole di Serie A, in quanto esse verrebbero quasi escluse dai benefici fiscali, che rimarrebbero invece disponibili per i club più grandi con molti giocatori ad alto stipendio. L'alternativa è più diretta: limitare la tassazione agevolata agli ingaggi superiori ai 15 milioni di euro lordi, una cifra tipica dei giocatori di alto livello. Chi sostiene questa modifica ritiene che il Decreto Crescita dovrebbe servire effettivamente a portare in Serie A giocatori di top level che possano accrescere l'appeal internazionale del campionato italiano.