Un mirto con... Fabrizio Provitali: "Cagliari-Roma, la mia partita del cuore. Fatico a fare un pronostico, per cui mi limito a dire 'vinca il migliore!'. I giallorossi possono contare su una delle difese più forti d'Europa e su un portiere super"
L’ex attaccante rossoblù Fabrizio Provitali, “stoccatore principe” nella scalata-promozione del primo Cagliari di Claudio Ranieri, vive da anni un profondo conflitto interiore quando la formazione isolana incrocia le lame con la Roma.
Giallorosso sfegatato, Provitali fatica a trovare il coraggio di azzardare un pronostico secco per la sfida tra la Lupa e i Quattro mori. E allora, ai microfoni di Tuttocagliari.net, si limita a un salomonico “vinca il migliore!”.
Fabrizio, domenica la Roma incontrerà un Cagliari ferito e psicologicamente segnato da una serie di risultati - e di prestazioni - deludenti. Lei come vivrà quella che tradizionalmente è la “sua” partita?
“Innanzitutto dico che a volte l’apparenza inganna. Effettivamente il Cagliari viene da diverse prestazioni un po’ scialbe e incolori, ma coi giallorossi - per giunta davanti al proprio pubblico - potrebbe ritrovare smalto e sprint. Anche perché contro il Napoli, domenica scorsa, se devo essere sincero ho visto una Roma piuttosto stanca e scarica, forse fiaccata dall’impegno infrasettimanale di Europa League. E poi diciamocela tutta: all’undici di Gasperini manca come l’aria un attaccante di peso, uno che sappia trasformare anche i palloni più sporchi e fortuiti in moneta sonante.
Domenica assisteremo a una sfida delicata, perché la posta in palio sarà molto alta per entrambe le squadre: la Roma sarà costretta a vincere per non allontanarsi troppo dalla vetta della classifica, mentre il Cagliari ha urgente bisogno di punti per tenere a distanza la ‘zona rossa’. Non saprei fare un pronostico: potrebbe davvero accadere qualsiasi cosa. Mi limito dunque a dire, visto anche il mio attaccamento sia ai colori giallorossi che a quelli rossoblù: vinca il migliore!”
Come arrivano i ragazzi di Gasperini alla sfida di Cagliari, che nelle loro intenzioni dovrebbe rappresentare un ideale riscatto dopo la dolorosa sconfitta interna patita contro il Napoli?
“La grande forza della Roma è il reparto arretrato, tra i più solidi e blindati a livello europeo. Inoltre i giallorossi possono contare su Svilar, uno dei primi cinque portieri d’Europa. In mezzo al campo e là davanti c’è qualità - penso ai vari Soulé e Dybala - ma come dicevo prima manca il bomber puro in grado di risolvere con una giocata le gare più complicate. Insomma, la Roma non è una di quelle squadre capaci di segnare tre o quattro gol a partita. Intendiamoci, fino ad oggi Cristante e compagni hanno disputato un ottimo campionato, ben al di sopra delle aspettative di inizio stagione. Ma sarà durissima mantenere questa classifica fino alla fine; d’altro canto l’obiettivo primario della società era ed è quello di tornare in Champions dopo diversi anni di purgatorio, anche per ragioni prettamente economiche. Se l’intenzione è quella di fare il definitivo salto di qualità, a gennaio bisognerà setacciare il mercato per trovare un attaccante di razza che sappia finalizzare tutto il lavoro della squadra.”