Corsa salvezza, Capozucca: "Preoccupazione Genoa, ci si aspetta una reazione"

Corsa salvezza, Capozucca: "Preoccupazione Genoa, ci si aspetta una reazione"TUTTOmercatoWEB.com
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di Redazione TuttoCagliari

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Stefano Capozucca, ex direttore sportivo, fra le tante, di Genoa e Cagliari. Di seguito, un estratto dell'intervista. 

Direttore, quali insidie può nascondere il Genoa alla squadra di Antonio Conte? 

“In Serie A le insidie ci sono sempre, anche quando guardando la classifica sembrerebbe che non debbano esserci problemi. Il Napoli viene da una sconfitta a Milano, quindi deve ritrovare subito la vittoria, ma sappiamo bene che contro il Genoa non è mai semplice. Fin qui i rossoblù hanno fatto discretamente, a parte l’ultima partita con la Lazio, dove però erano rimaneggiati e non sono scesi in campo al completo. 

Si aspetta qualche novità di formazione contro il Genoa? Magari un esterno puro al posto di McTominay? 

“Sicuramente Conte deve gestire la rosa, perché ci sono anche le coppe e le nazionali, quindi qualche cambio è logico farlo. Il Napoli ha una rosa importante, quindi può permetterselo. Non credo la considerino una partita facile: come dicevo, in Serie A non ce ne sono mai.” 

Invece il Genoa come arriva a questa sfida? 

“Arriva un po’ preoccupato, perché è nei bassifondi della classifica. Sulla carta non parte favorito, ma la sconfitta interna dell’ultima giornata pesa e ci si aspetta una reazione.” 

Norton-Cuffy sarebbe pronto, già a gennaio, a dare una mano al Napoli? 

“In valore assoluto, è un ragazzo interessante, sta facendo bene. Poi dire se è pronto già a gennaio per una squadra forte come il Napoli è un altro discorso. Di sicuro è uno da tenere d’occhio, perché bisogna sempre prestare attenzione a chi sta emergendo, come lui, a suon di prestazioni. Certo è che per venderlo a stagione in corso, la classifica dei rossoblu dovrebbe essere molto positiva. Io al Genoa ho lavorato tanti anni con Preziosi, che era anche propenso a cedere quando arrivavano le richieste. Ma se ti trovi in una situazione di classifica delicata, dare via un giocatore importante a gennaio non è una mossa saggia. Prima di tutto bisogna pensare alla salvezza.“ 

Il Genoa verrà a Napoli per giocarsela o punterà più a difendersi? 

“Io credo che se giochi una partita troppo rinunciataria, contro una squadra come il Napoli prima o poi il gol lo prendi. Meglio giocarsela, provando a fare la propria gara. Poi non si sa mai.” 

C’è qualcosa da imputare alla Juventus che ha pareggiato contro il Villarreal? 

“Eh sì, quando prendi gol all’89° rimane sempre rammarico, perché i punti in Champions sono preziosi. Con la nuova formula, passare tra le prime otto dà un vantaggio enorme, quindi lasciare per strada due punti, pesa. Però il calcio è questo: ormai le partite durano 95-96 minuti e la concentrazione va tenuta fino alla fine.” 

Vieira, secondo lei, dove può arrivare? 

“L’anno scorso ha fatto benissimo. Quest’anno un po’ meno, ma non per demeriti suoi: spesso i risultati dipendono anche dall’organico a disposizione. Io credo che sia un allenatore valido, che saprà trovare le misure giuste per raggiungere l’obiettivo stagionale, cioè mantenere la categoria. Poi, onestamente, dove potrà arrivare nella sua carriera è difficile da pronosticare. Per valutare bene un allenatore bisogna viverlo da vicino. Io con Gasperini lo dicevo già anni fa che sarebbe diventato un top, ma perché lo conoscevo bene. Di Vieira vedo solo quello che esprime la squadra, e per ora mi fermo a questo.” 

A proposito di Gasperini, cosa avrà detto ai suoi dopo aver sbagliato tre rigori? 

“(ride) Eh, io e Gasperini ci sentiamo spesso, ma stavolta non l’ho chiamato. Ho visto l’intervista a fine partita: aveva un sorriso, ma conoscendolo era un sorriso amaro. Credo si sia arrabbiato parecchio.”