Criscitiello duro: "Abolite Lissone tanto il Var decide meno di un assistente. La scuola Rocchi ha fallito"

Criscitiello duro: "Abolite Lissone tanto il Var decide meno di un assistente. La scuola Rocchi ha fallito"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Saverio Varone
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di Redazione TuttoCagliari

Il direttore di Sportitalia, Michele Criscitiello, interviene a gamba tesa sul caldo tema arbitrale nel suo editoriale pubblicato stamattina su Sportitalia.com. Le sue parole: "Siamo l’evoluzione, abbiamo 4 persone in una stanza a Lissone e 4 arbitri più un delegato sui campi. Poi, però, scopriamo che i voti agli arbitri dell’AIA sono falsi, scopriamo che i disegnatori di categorie inferiori andranno a processo federale e le scelte sui campi sono talmente sbagliate da far credere alla cattiva fede e non alla mediocrità - spiega il direttore dell'emittente sportiva -. 

I rigori vanno dati solo se danni e falli oggettivi altrimenti non puoi decidere una gara (Milan-Fiorentina) o indirizzarla (Napoli-Inter). Quello che abbiamo visto a Milano e Napoli in due settimane sconfessa tutta la bontà di una tecnologia distrutta dal capitale umano. I nostri arbitri sono scarsi, altri in malafede e ognuno ha un metro di giudizio diverso.

Rocchi chiede cose che non ottiene e giustifica l’ingiustificabile. La verità è che la scuola Rocchi ha fallito e i suoi arbitri stanno affogando tra errori e polemiche. Quello che è successo a favore del Milan e del Napoli non ha senso. Se un assistente decide più di un arbitro o di un var non serve aggiungere altro. I rigorini non li vogliamo, ammazzano il calcio.

Il Napoli ha vinto con merito perché Chivu l’esame da grande l’ha fallito. Vince con le piccole ma perde con le grandi e ne prende 7 tra Juventus e Napoli. Affrontare cosi le big e prendere gol con questa facilità non ha senso.

Chivu traghetta ma per stare all’Inter serve altro, soprattutto quando si alza l’asticella. Marotta lo coccola perché è una sua scommessa e se Chivu non vince perde anche Marotta, nei confronti del fondo e dei tifosi visto che la faccia ce l’ha messa lui.

Intanto ringraziamo Lautaro ed Antonio che ci hanno riportato al calcio di un tempo, dove evitiamo finti baci e abbracci e frase di circostanza. Conte e Martinez si odiano “calcisticamente parlando”.

A Napoli ci hanno riservato uno spettacolo che abbiamo apprezzato fatto di calcio e sincerità. Meglio un Lautaro che invita Conte nel sottopassaggio che Simeone che non esulta per un gol decisivo alla sua ex squadra.

E’ stato il week end delle occasioni perse. Allegri ne è consapevole. Siamo ad ottobre e il Milan ha lasciato a San Siro 5 punti con Cremonese e Pisa. A fine anno, quando faremo i conti, peseranno come un macigno sui calcoli di Allegri".