Xavier Jacobelli: “Cagliari, la scommessa sui giovani di Pisacane. Un segnale importante anche per la Nazionale”
Xavier Jacobelli colloca il Cagliari tra le realtà più lungimiranti del panorama italiano, sottolineando il merito di una società che ha scelto di investire con decisione sui giovani. La squadra rossoblù presenta infatti un’età media di 25,94 anni ed è guidata da un tecnico altrettanto giovane, Fabio Pisacane, 39 anni, che sta dando spazio e fiducia a talenti emergenti. L’analisi dell'ex direttore di TuttoSport firmata per scommesse.io.
"La batosta con la Norvegia alimenta la grande paura che nei playoff di fine marzo, per la terza volta consecutiva l'Italia non vada al Mondiale. A pesare non è soltanto l'umiliante 1-4 subito in casa, ma, soprattutto, la fragilità di una Nazionale che nella ripresa si è squagliata come neve al sole. Dopo le prime cinque vittorie consecutive di Gattuso si pensava che gli Azzurri avessero finalmente svoltato: Haaland, Sorloth e gli altri Vichinghi hanno demolito l'auspicio e adesso Ringhio deve ricominciare daccapo.
Aspettando le idi di marzo, calcisticamente procrastinate al 26 (semifinale) e, speriamo, al 31 marzo (finale), un’analisi approfondita su quali e quante siano le squadre che nei primi cinque campionati europei valorizzano i giovani quando non giovanissimi calciatori, risulta decisamente istruttiva per contribuire al rinnovato dibattito sull’Italia del calcio Paese per vecchi che non partecipa al Mondiale dal 2014, quando Francesco Pio Esposito aveva 9 anni. Tendenza che, peraltro, rispecchia il generale inverno demografico del nostro Paese.
E se è dal diamante dell’Inter (3 gol nelle prime 5 presenze in azzurro) che Gattuso deve ripartire, al nostro calcio manca il coraggio di osare e di credere nei suoi giovani. Lo conferma lo studio condotto dallo svizzero Cies, il Centro Internazionali di Studi Sportivi con sede a Neuchatel. Il primo capitolo prende in esame il periodo 2009-2023 e conta i minuti giocati dagli Under 18 nei primi cinque campionati europei.
Paradosso dei paradossi, in testa alla classifica c’è un italiano, Gianluigi Donnarumma, oggi ventiseienne capitano della Nazionale (79 presenze) e portiere del City, lanciato in Serie A nel Milan quando aveva 16 anni e 8 mesi dall’indimenticabile Sinisa MIhajlovic. Malauguratamente, come potete notare, Gigio è l’unico tricolore, in un elenco illuminante dove spiccano alcuni nomi eccellenti che, negli anni successivi al debutto in prima squadra, avrebbero sfondato ai massimi livelli, alias Camavinga, Wirtz, Gavi, Zaïre-Emery, Jude Bellingham, Havertz, Varane. Per dire. (...)
Nel panorama italiano, vanno in controtendenza rispetto all’andamento generale Lecce, Cagliari e Udinese. Il club di Sticchi Damiani, grazie al formidabile pigmalione di talenti che risponde al nome di Pantaleo Corvino, storicamente si è sempre distinto per la capacità di valorizzare i giovani emergenti. Nel caso di Francesco Camarda, 17 anni, si deve parlare di giovanissimi. Il centravanti dell’Under 21, in prestito dal Milan, in Salento ha trovato l’ambiente ideale per crescere e imporsi all’attenzione generale. Semmai, considerata la delusione Gimenez, bisognerebbe chiedere al club rossonero perché non abbia creduto subito in Camarda. Nella bravura di un allenatore debuttante, invece, crede il Cagliari che ha affidato la panchina al trentanovenne Fabio Pisacane, catapultandolo dalla Primavera alla prima squadra dove Palestra, 20 anni, in prestito dall’Atalanta, e Caprile, 24 anni, alla prima chiamata in Nazionale, spiccano nel collettivo rossoblù. L’Udinese, si sa, da anni, scopre e importa talenti dall’estero. La novità è che in questa stagione abbia scommesso su Zaniolo, che di anni ne ha 26 e sa quanto la friulana sia per lui la grande occasione per tornare ciò che prometteva di essere quando ne aveva diciannove e la Roma l’acquistò dall’Inter".