Siamo sicuri che non esista soluzione?

Diego Godin sembra sempre più lontano dalla Sardegna. La buona prestazione, la magliari da titolare, l'autorete provocata, l'affetto ricambiato da parte dei tifosi, il tutto nella serata di sabato durante la gara contro il Pisa, avevano fatto sperare in un riavvicinamento del Faraone alla società rossoblù. Ed invece le voci insistenti sul suo passaggio al Real Betis sono sempre più insistenti.

C'è da dire che la situazione è stata gestita male, molto male dalla società rossoblù in primis, e dal giocatore poi. Una volta terminata la stagione la dirigenza avrebbe potuto convocare Godin prima che partisse per la Copa America e metterlo al corrente della situazione. Tutto questo avrebbe evitato il rimbalzo di dichiarazioni da ambo le parti a distanza di migliaia di chilometri, cosa che non ha fatto altro che aumentare tensioni.

Il Cagliari non può permettersi i 3,8 milioni di ingaggio, ma il giocatore ha in mano un contratto, ergo sta dentro la cosiddetta botte di ferro. Ma è altrettanto vero che, consderata l'età non più verdissima, lo stesso giocatore potrebbe dal canto suo venire incontro alla società. Tra gentiluomini e buon senso si può sempre trovare la via di mezzo: siamo davvero sicuri che non esista soluzione alcuna?