Udinese, Nani: "Abbiamo visto il baratro della Serie B, un'esperienza che non vorremmo ripetere"

Udinese, Nani: "Abbiamo visto il baratro della Serie B, un'esperienza che non vorremmo ripetere"
Oggi alle 12:48Avversari
di Giorgia Zuddas

Gianluca Nani ha parlato ai microfoni di DAZN prima del fischio d'inizio di Udinese-Cagliari: 

Visto che è l’ultima partita prima della sosta, sta anche un po’ per lanciare un segnale, sia interno, voi come squadra, che al campionato. Di che tipo di Udinese ci dobbiamo aspettare per questa stagione?

"Il Cagliari è una buonissima squadra, sta facendo bene. Ha raccolto anche di meno di quanto ha seminato, quindi è una partita che noi rispettiamo molto, e quindi cerchiamo di fare il massimo. E come dici te, è importante dare un segnale per questa stagione. Siamo usciti, abbiamo iniziato molto bene, con due vittorie in trasferta. Abbiamo fatto una brutta partita con il Milan. È una partita, diciamo, sfortunata. Usiamo questo termine, contro il Sassuolo. E quindi speriamo oggi di essere meno sfortunati, insomma. Io non mi appello sulla sfortuna, però diciamo che siamo concentrati su quello che dovremmo fare oggi per cercare di portare a casa il risultato, insomma".

Ecco, 345 giorni fa c'era Udinese-Cagliari, e adesso è un'Udinese diversa. Sono stati fatti anche degli investimenti importanti. Per esempio, oggi vediamo Zaniolo e Zanoli dal primo minuto. Quindi, a che punto del vostro progetto sportivo siete? Visto che, comunque, anche il secondo anno dell’allenatore è confermato, l’area tecnica è confermata, la squadra è stata migliorata. Quindi, a che punto vi sentite?

"Ma noi ci sentiamo a punto giusto, nel momento giusto. È un processo, un'evoluzione. Però, ripeto, insomma, ormai la famiglia Pozzo sono più di 40 anni che gestisce questo club e 31 anni che porta dei risultati incredibili per una realtà come Udine. Quindi, continuiamo questo processo. Quello che vorremmo fare è allontanarci dalla zona a rischio che abbiamo sfiorato, abbiamo toccato, abbiamo visto il baratro della Serie B molto vicino. Quindi, insomma, un'esperienza che possibilmente non vorremmo ripetere. Quindi, insomma, cerchiamo di lavorare in tal senso, di costruire con una squadra che sia logica. Abbiamo dato continuità al progetto tecnico, abbiamo continuato a fare investimenti su ragazzi e giocatori molto interessanti e ce ne sono parecchi. In più, abbiamo anche preso calciatori abbastanza importanti".

Poi, oggi, a proposito di giocatori giovani, grande occasione per Goglichidze, un giocatore su cui avete puntato molto perché c’era anche tanta concorrenza in estate per lui e voi siete riusciti anche a convincerlo del progetto e a prelevarlo rispetto alle concorrenze?

"Ma sì, poi, alla fine, sai, insomma, venire a Udine io vedo che c’è abbastanza interesse, ma anche all’estero, perché è una società, ripeto, che ha 30 anni che fa la Serie A, che ha 30 anni che partecipa anche alle competizioni europee, dimostrazione di essere una rampa di lancio importante per molti calciatori giovani che poi vanno in altre realtà importanti. È un posto splendido, una città meravigliosa, con della gente fantastica, dove si vive molto bene. Però noi siamo concentrati su quello che succede nel rettangolo di gioco. Quindi sì, è una piazza che da questo punto di vista attira e siamo orgogliosi perché questo è il risultato di un lavoro fatto nel corso degli anni, insomma".