Cagliari, ti ricordi di Mikhail Sivakov? Dalla Champions allo scambio con Nainggolan

Facciamo un salto nel passato, tra i tanti "flop" e le numerose meteore che hanno indossato la maglia del Cagliari. Oggi parliamo di Mikhail Sivakov, centrocampista bielorusso classe 1988. Cresciuto nei vivai dello Smena Minsk e successivamente del BATE Borisov, Sivakov debutta tra i professionisti nell’estate del 2005 proprio con il club gialloblù. In patria si mette subito in luce: vince tre campionati e colleziona presenze europee sia in Coppa Uefa che in Champions League, dove ha anche l’occasione di affrontare la Juventus, mettendosi in mostra contro avversari di altissimo livello. Nel gennaio 2009 il Cagliari decide di puntare su di lui, investendo 800mila euro per portarlo in Sardegna. Tuttavia, il suo esordio in rossoblù tarda ad arrivare a causa di problemi burocratici legati al transfer. L’unica presenza con il club isolano arriva l’8 novembre 2009, in occasione di un Cagliari-Sampdoria: Sivakov entra solo nei minuti finali, senza lasciare traccia. Nel gennaio 2010 viene ceduto in prestito al Piacenza, in Serie B, per trovare continuità. Qui gioca 15 partite e segna anche 2 reti. Curiosamente, nello stesso affare compie il percorso inverso un giovane Radja Nainggolan, destinato a diventare un pilastro del Cagliari.
Rientrato in Sardegna nell’estate del 2010, Sivakov non riesce a convincere né Bisoli né Donadoni, totalizzando appena due presenze. Viene così nuovamente ceduto, stavolta in prestito al Wisla Cracovia, in Polonia. Terminata questa esperienza, fa ritorno a Cagliari, ma i rapporti con la società si incrinano rapidamente. Il rifiuto del trasferimento all’IFK Göteborg e alcuni attriti tra il presidente Massimo Cellino e il suo procuratore segnano la fine della sua avventura rossoblù. Nell’agosto 2011 viene ceduto a titolo definitivo al Zulte Waregem, in Belgio. Da lì in poi comincia un lungo girovagare tra club e campionati diversi, che lo porterà anche in Russia, dove nel 2017 indossa la maglia dell’Orenburg. Oggi, a distanza di anni, Sivakov è ancora in attività: dal 2024 gioca per il Rostov, sempre in Russia. E nel frattempo ha anche cambiato ruolo, reinventandosi come difensore centrale. Un percorso curioso e tortuoso, quello di Sivakov: una carriera iniziata con grandi speranze, ma passata inosservata in Italia, dove il suo nome resta legato a una delle tante scommesse sbagliate dal club rossoblù.