Coppa Italia archiviata, ora focus sul campionato. Liverani è partito bene ma il Cagliari resta un’incompiuta sia tatticamente che come organico

Coppa Italia archiviata, ora focus sul campionato. Liverani è partito bene ma il Cagliari resta un’incompiuta sia tatticamente che come organicoTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 8 agosto 2022, 14:41Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

di Giuseppe Amisani

Cagliari promosso. Anche se per ora con riserva. L’importante, nella prima uscita ufficiale in coppa Italia contro il Perugia, era vincere e conquistare l’accesso ai sedicesimi del torneo e la compagine rossoblù è riuscita nel suo intento. Poco importa, ai tifosi, se questo è avvenuto nonostante qualche difficoltà, in rimonta dopo i due gol umbri, e con tre reti arrivate da calcio piazzato. Ma soprattutto con una difesa che ha incassato due gol quasi fotocopia in altrettante ripartenze da parte degli ospiti. Ci saranno da regolare parecchie faccende, ma questo Fabio Liverani lo sa bene. Resta il fatto che il successo e il passaggio del turno danno morale e permetteranno, a cominciare da lunedì, di preparare al meglio l’esordio in campionato in programma a Como. Servirà di sicuro un Cagliari più attento, più geometrico e soprattutto maggiormente propositivo dalla cintola in sù. Servirà cura nei dettagli e massima attenzione ma va detto che per il momento, con un ritiro pesante e intenso alle spalle, le gambe non riescono ancora a fare quello che la testa pensa. In questa chiave si spiega la macchinosità nell’impostazione del gioco, la poca brillantezza nel portare la palla verso i sedici metri avversari e la quasi assenza di spunti personali. Con la sola, piacevole, eccezione di Zito Luvumbo che, dopo un precampionato positivo, ha rotto subito gli indugi dimostrando che, con qualche inevitabile limatura sul suo modo di giocare, potrà essere protagonista nel prossimo campionato cadetto. Suo lo zampino nel momento più delicato del match, con il rigore procurato e poi trasformato da Lapadula per il provvisorio pareggio. Ma a colpire è stata la continua presenza su tutto il fronte offensivo isolano. Dovrà, anche lui, lavorare per diventare sempre più parte integrante della squadra e per capire quando le sue individualità potranno esplodere. Resta, però, un punto di forza che unito a tutti gli altri giocatori a disposizione di Liverani, potrà regalare ai tifosi del Cagliari.

La partenza è stata più che buono e dopo aver sfiorato quella “tragedia sportiva” che lo stesso tecnico aveva evocato alla vigilia della gara contro il Perugia, la strada si è messa in discesa. In campionato la musica sarà ancora differente e non ci sarà un solo istante da perdere, ma iniziare la stagione con un successo, ottenuto con carattere, personalità e un pizzico di gioco, è stato il modo migliore per dire al popolo rossoblù: “Il Cagliari c’è”. Ora, e veniamo alle note dolenti, oltre al lavoro sul campo, andrà completato l’organico con azzeccate operazioni di mercato. Se Luvumbo e i vari Makoumbou, Lella e Viola sono state delle piacevoli scoperte nella nuova squadra, ci sono ancora alcuni indietro. Di Pardo su tutti. Ma soprattutto continua a tenere banco la questione Pereiro. Con Rog che ha deciso di restare nell’Isola e con Nandez che potrebbe imitare il suo collega di reparto, va chiusa la questione legata al numero 20 uruguaiano. Troppo lezioso e poco inserito nella manovra di squadra, Pereiro continua ad essere un oggetto misterioso anche del Cagliari formato serie B. Per questo ci sono poco più di venti giorni di tempo per prendere una decisione: o fare in modo che possa, finalmente, diventare un giocatore utile alla causa (a fronte di uno stipendio di 1,8 milioni che altrimenti sarebbe ingiustificato) oppure sarà necessario trovargli una collocazione. Alla società l’ardua sentenza.