Fabregas su Dazn: "Gli 11 di oggi? Scelta di continuità, la squadra si era trovata bene a Napoli"
Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha parlato ai microfoni di Dazn nel prepartita, soffermandosi sulle scelte di formazione e sull’atteggiamento della squadra. Il tecnico ha spiegato i motivi della conferma dell’undici visto a Napoli e ha commentato i dati relativi alla pressione applicata, elogiando in particolare Nico Paz per il lavoro svolto in fase di non possesso. Di seguito le sue dichiarazioni:
Li conferma tutti rispetto a Napoli: una scelta dettata dal fatto che la squadra si era trovata particolarmente bene, o perché le erano piaciuti i giocatori visti in quella partita?
"No, no, è stata una scelta fatta per dare continuità. Avevo diversi dubbi su alcuni possibili cambiamenti, ma alla fine è vero che la squadra si era trovata bene e ho preferito confermare quell’assetto, anche per dare un po’ più di continuità. E' l’ultima partita prima della sosta, quindi… va bene così".
In settimana sono usciti dei dati sulla pressione applicata che dicono che il Como è una delle squadre migliori d’Europa in questo aspetto. Lei sa chi è il giocatore del Como che fa più tackle a falli?
"A memoria dico Nico Paz".
Nico Paz, infatti. Quanto le fa piacere questa cosa? E, al di là del singolo, quanto conta che sia proprio un giocatore d’attacco ad applicare tutta questa pressione, risultando quello che pressa di più.
"Sicuramente perché ha giocato di più, ma anche perché per noi il primo difensore è sempre l’attaccante. Mi conosce e sa che lo spingo tantissimo su questo aspetto: se vuole diventare un top, non basta solo il talento o fare due bei passaggi e una giocata tecnica. Nel calcio moderno, se vuoi arrivare in un top club, l’allenatore ti chiede sempre anche la fase difensiva. Credo che da questo punto di vista abbia fatto uno step importante, sono molto contento, ma deve continuare a crescere".
Perrone, appena convocato in Nazionale. Un riconoscimento importante. Significa che sta migliorando anche sul lungo, considerando che lei ha sempre detto che sul corto gioca molto bene?
Sta migliorando, sì, su tutto (ride, ndr). È un giocatore con una mentalità molto aperta e, per me, anche molto intelligente. Lo dico sempre: è un po’ la mia testa in campo. È un giocatore importante per noi, anche se è ancora molto giovane. Sono contento per la chiamata in Nazionale - è la seconda, era già andato una volta l’anno scorso - e speriamo di concludere questa prima fase con una vittoria".