Iori: "Cagliari, per salvarsi servono portiere che para e attaccante che segna. Il portiere lo avrebbe, l'attaccante forse l'ha trovato contro il Genoa"

Iori: "Cagliari, per salvarsi servono portiere che para e attaccante che segna. Il portiere lo avrebbe, l'attaccante forse l'ha trovato contro il Genoa"
Ieri alle 22:00News
di Vittorio Arba

Nel corso del podcast "Tutti in The Box", il giornalista Alessandro Iori ha parlato di Gennaro Borrelli e della sua prima doppietta in Serie A, giunta sabato pomeriggio in Cagliari-Genoa. Di seguito le parole del telecronista DAZN, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Oggi parlo volentieri di una specie in via d'estinzione: quella dei centravanti che fanno anche gol. Perché ai centravanti, nel periodo storico del calcio, si chiede di pressare i costruttori di gioco dal basso, di pressare i portieri, di difendere sulle palle inattive contro e poi, se capita, anche ogni tanto di fare gol. Ieri abbiamo avuto in questo turno due doppiette: quella di Pellegrino del Parma e soprattutto, mi piace raccontare, quella di Borrelli del Cagliari. In una stagione in cui il Cagliari ha perso per infortunio il Gallo Belotti, che doveva essere il centravanti titolare della squadra, la disperazione si era impossessata dei tifosi rossoblù perché il Cagliari ha carenze lì davanti. Nella stessa partita però hanno segnato due gol Borrelli e uno Esposito, e questa è un'ottima notizia per i tifosi del Cagliari. In particolare Borrelli, lanciato nel Frosinone da Fabio Grosso tre stagioni fa. In quel Frosinone era il terzo centravanti alle spalle di Mulattieri, che è emigrato nella Serie B spagnola al Deportivo La Coruña, e di Moro, che fa sostanzialmente tappezzeria al Sassuolo. Borrelli sembrava il giocatore dei tre meno dotato, in questo momento è quello che è più avanti perché nella nostra Serie A è il titolare.

Un giocatore che nelle ultime due stagioni ha combattuto anche contro le difficoltà del Brescia, anche societarie, che hanno portato poi alla mancata iscrizione quest'anno al campionato di Serie B. Un giocatore magari non aggraziatissimo dal punto di vista tecnico ma che ha una grande dote: quella di lottare e di cercare il gol, quella di saper sfruttare il suo fisico. La doppietta contro il Genoa, secondo me, è un bel biglietto da visita, è una speranza per i tifosi del Cagliari: ci sono ancora dei centravanti che segnano anche nella seconda metà della classifica. Sembra incredibile, ma è così. Soprattutto mi viene da dire perché sono tutti lì: i centravanti puri, quelli delle big, sono molto indietro. Sono molto indietro. Però io credo che questo sia un segnale anche che per salvarsi - e ribadisco: servono troppi pochi punti per salvarsi - come dicevano una volta servono un portiere che para e un attaccante che segna. Il Cagliari il portiere che para lo avrebbe (Caprile, ndr): aveva parato tutto anche contro il Genoa, fino a che non è stato tradito da quegli infortuni che capitano una volta in carriera, ma purtroppo è capitato nel momento sbagliato al povero Caprile. Mentre il centravanti che segna forse il Cagliari lo ha trovato in Borrelli".