Caressa: "Mina è ciò che non posso più vedere in Serie A. Indecente buttarsi con le mani in faccia ogni minuto"

Caressa: "Mina è ciò che non posso più vedere in Serie A. Indecente buttarsi con le mani in faccia ogni minuto"TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 22:45Primo piano
di Vittorio Arba

Tramite un video postato sul proprio canale YouTube, il giornalista Fabio Caressa ha criticato aspramente Yerry Mina, difensore del Cagliari, per il comportamento (a suo dire) antisportivo tenuto dal colombiano durante il match di sabato a Como. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Mina è quello che proprio non posso più vedere in un campo di calcio di Serie A. Non è accettabile quello che ho visto durante Como-Cagliari, perché io o pago l’abbonamento alle televisioni o pago il biglietto allo stadio, e quindi ho il diritto di vedere del calcio, e non quella roba che ogni tanto si vede in Italia. E sono abbastanza incavolato oggi su questo argomento, anche se poi domenica ho visto delle belle partite e delle belle squadre. Ma sabato, per tre partite su quattro, è stato quasi indecente il livello del calcio che sono stato costretto a guardare. Costretto perché lavoro, perché sennò non le avrei viste: me ne sarei andato dopo cinque minuti.  Ragazzi, ma noi abbiamo riso per quello che ha detto Mina nel dopopartita: “Io non guardo in faccia se c’è mia madre, mia sorella.” Mina va bene, gioca duro. Se devi giocare duro, gioca duro. Ma che giocare duro è buttarsi per terra con le mani in faccia ogni minuto? Ma questa è la cosa indecente. Non va bene perché è antisportivo: levi a me, che vedo la partita, la possibilità di spettacolo. Se vuoi giocare duro, ti prendi a parolacce con l’attaccante, fai quello che ti pare, ma la simulazione no. E quindi bisogna che si intervenga in maniera molto dura, anche forzando un pochino i protocolli.

I giocatori che vanno a terra con le mani in faccia, se non sono stati colpiti al volto — ma se hanno preso un colpo alla spalla, alla schiena — e si buttano così, vanno espulsi. Perché ci siamo stufati: vogliamo vedere giocare a pallone. Vanno espulsi perché è un comportamento scorrettissimo. Scorrettissimo, perché essere colpiti alla testa o al volto è una cosa seria. Questa regola era stata introdotta per evitare che le persone avessero seri problemi fisici. Quindi simulare su questa cosa è vergognoso. Non si deve più fare. I giocatori che simulano un colpo in testa quando non sono stati colpiti in testa — sull’entità non si può decidere in modo drastico — ma se sono stati presi al petto, e si vede al replay che si buttano con le mani in faccia, vanno espulsi. Perché sennò non ne usciamo più. E invito Rocchi a dirlo dalla prima giornata del girone di ritorno: bisogna dire questa cosa, perché non è più accettabile".