Raffaele Paolino: "Il pareggio di Como è ottimo, ma io sono preoccupato: da molte settimane non vedo più il Cagliari sbarazzino di inizio stagione. Ha inciso tanto l'assenza di Belotti: a gennaio Giulini dovrà prendere un suo sostituto"
L’ex attaccante del Cagliari Raffaele Paolino, intervistato da Tuttocagliari.net, esprime “preoccupazione” per il cammino che attende in campionato i rossoblù di Fabio Pisacane, i quali “devono al più presto ritrovare quella sana spensieratezza che li aveva contraddistinti a inizio stagione”.
Raffaele, che valore ha il punto raccolto dal Cagliari a Como?
“Si tratta di un punto decisamente pesante. Al Sinigaglia i rossoblù mi hanno fatto una buona impressione, anche se i lariani sono stati un po’ meno brillanti e incisivi del solito. Il pareggio può aiutare tantissimo i rossoblù sotto l’aspetto psicologico. Per contro, è da parecchie domeniche che non vedo più la squadra sbarazzina e spregiudicata che avevo ammirato nelle prime giornate di campionato. Purtroppo è subentrata un po’ di paura, che sta condizionando negativamente il rendimento della squadra. Mi auguro che lo 0-0 di Como possa segnare un punto di svolta e di ripartenza. Dobbiamo infatti considerare che alcune compagini che occupano attualmente le ultime posizioni della classifica, come ad esempio il Genoa e la Fiorentina, sono inesorabilmente destinate a risalire. Temo quindi che il Cagliari possa ritrovarsi ancora una volta a giocarsi la permanenza in serie A contro avversarie come Lecce e Verona: sempre la solita solfa, insomma.
Teniamo presente anche un altro fatto: i sardi fanno una fatica immane a vincere le partite casalinghe. Attenzione, perché non ci potrà sempre andare bene nelle gare esterne come è successo a Como. Questo è un campionato molto particolare, soprattutto per quel che riguarda la colonna di destra della graduatoria. Può succedere qualsiasi cosa…”
Il principale difetto del Cagliari sembra essere l’incapacità di alimentare la manovra offensiva e di creare occasioni da gol. Questo può dipendere dal modulo adottato da Fabio Pisacane o dalle caratteristiche tecniche dei singoli interpreti?
“Secondo me la perdita di Belotti è stata fondamentale in questo senso. Lui teneva la palla, faceva a sportellate coi difensori avversari e aiutava la squadra a salire. Non avendo un centravanti come lui, ora come ora Pisacane non dispone di un punto di riferimento in avanti. Ecco perché sono preoccupato, a prescindere dal pareggio di Como. Il Cagliari ha assoluto bisogno di un bomber che segni almeno 12-13 gol. L’anno scorso c’era Piccoli: il centravanti ora in forza alla Fiorentina, di fatto, coi suoi gol determinanti aveva salvato i rossoblù. Insomma, senza la punta centrale di peso la vedo grigia.”
Dopo la sosta all’Unipol Domus andrà in scena la sfida al Genoa, che ha appena ingaggiato Daniele De Rossi come nuovo allenatore e ultimamente, dopo aver collezionato sconfitte su sconfitte, ha dato segnali confortanti. Che gara sarà quella tra i quattro mori e il Grifone?
“Una gara difficilissima per il Cagliari. Il Genoa, sfruttando la pausa per le nazionali, avrà due settimane per metabolizzare il calcio e la mentalità di Daniele De Rossi. Ma noi dobbiamo assolutamente vincere: se infatti non dovessimo centrare i tre punti rischieremmo di essere risucchiati nei quartieri bassi della classifica. Viceversa, un successo rappresenterebbe un’autentica boccata d’ossigeno. Ripeto ciò che ho detto prima: alcune delle squadre che adesso annaspano tra l’ultima e la terzultima posizione sono superiori al Cagliari. Parlo della Fiorentina, ma anche dello stesso Genoa. Il Sassuolo si salverà sicuramente, quindi chi rimane a sgomitare in zona retrocessione? Il Lecce assieme al Verona; tra l’altro i veneti hanno fin qui raccolto pochi punti ma giocano bene a calcio, tanto che creano sempre parecchie occasioni da gol. Lo stesso Pisa sta ben impressionando, e la Cremonese - che grazie al mercato estivo si è notevolmente rafforzata - si salverà, perché è una buona squadra. Insomma, ribadisco che ho paura per le sorti del Cagliari. A gennaio sarà indispensabile prendere un attaccante in grado di rimpiazzare Belotti sotto l’aspetto realizzativo.”