ESCLUSIVA TC - ANDREA LAZZARI: "Cagliari, la salvezza di quest'anno dovrà essere un punto di partenza. Non è arrivato il bel gioco, ma qualche soddisfazione i rossoblù se la sono tolta. A Piccoli affiancherei un attaccante brevilineo"

L’ex centrocampista del Cagliari Andrea Lazzari, intervistato da Tuttocagliari.net, esprime le sue considerazioni sul campionato disputato dalla formazione rossoblù e indica la strada per provare, il prossimo anno, a inseguire obiettivi un po’ più nobili.
Andrea, il Cagliari ha vissuto una stagione piuttosto controversa: si è salvato ma, sotto il profilo del gioco e della continuità di rendimento, non ha mai convinto. Lei che idea si è fatto della compagine di Davide Nicola?
“In primis credo che il mantenimento della categoria sia stato un traguardo importante. Era forse l’obiettivo minimo, ma intanto è stato raggiunto. Riguardo il gioco e le prestazioni, purtroppo non sempre le annate vanno nel modo migliore o, comunque, secondo le aspettative della vigilia. Magari non sarà arrivato il bel gioco, ma qualche soddisfazione il Cagliari se l’è tolta: penso ad alcune rimonte, compiute soprattutto nel girone d’andata, che hanno permesso ai rossoblù di ribaltare o di pareggiare partite difficili e iniziate male. A mio parere la salvezza di quest’anno dovrà rappresentare un punto di partenza per la prossima stagione.”
Per migliorare il posizionamento in classifica sarà sicuramente necessario puntellare la squadra. Secondo lei quali sono allo stato attuale i reparti che hanno maggiore necessità di essere rinforzati?
“Dall’esterno è sempre complicato indicare dove intervenire in sede di mercato. Ciò che auspico per il Cagliari dell’anno venturo è la presenza di almeno un altro attaccante in grado di andare in doppia cifra e, cosa di non secondaria importanza, un po’ più di solidità generale, proprio a livello collettivo. Questo perché quando prendi tanti gol è sempre facile puntare il dito contro la retroguardia; la verità è che se tutti gli effettivi svolgono in campo un lavoro adeguato la difesa ne trae grandissimo giovamento.”
Piccoli, il centravanti, ha siglato 10 gol e, quasi sempre, è stato costretto a caricarsi sulle spalle tutto il peso dell’attacco cagliaritano. A suo giudizio che tipo di partner sarebbe opportuno affiancargli per migliorarne ulteriormente le prestazioni e per accrescerne la prolificità?
“In realtà le caratteristiche tecniche degli attaccanti passano in secondo piano nel momento in cui due giocatori trovano la perfetta alchimia tra di loro. Per cui il compagno ideale di Piccoli potrebbe anche essere un bomber tecnicamente simile a lui. Secondo me il profilo giusto è quello di un brevilineo che sappia andare sulle spizzate e attaccare le sponde di Piccoli. Uno che capisca prima dove arriva la palla quando la gioca il compagno di reparto. Insomma, la cosa più importante è che tra i due ci sia un’intesa naturale e istintiva.”