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ESCLUSIVA TC - ANDREA PAROLA: "Il futuro del Cagliari passa dal centrocampo: i numerosi mediani partiti andranno sostituiti con elementi di pari valore. Il modulo? Mister Pisacane deve trovarne uno e andare avanti deciso con quello"

ESCLUSIVA TC - ANDREA PAROLA: "Il futuro del Cagliari passa dal centrocampo: i numerosi mediani partiti andranno sostituiti con elementi di pari valore. Il modulo? Mister Pisacane deve trovarne uno e andare avanti deciso con quello"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Luigi Putignano/TuttoLegaPro.com
Oggi alle 14:32Primo piano
di Matteo Bordiga

Andrea Parola, ex centrocampista del Cagliari, ai microfoni di Tuttocagliari.net commenta il precampionato rossoblù sottolineando la necessità, per la formazione isolana, di rinforzare il centrocampo, “reparto nevralgico e fondamentale tanto nella fase difensiva quanto in quella offensiva”.

Andrea, iniziamo dalla scelta di ingaggiare Fabio Pisacane come allenatore della prima squadra. Questa “scommessa” da parte del presidente Giulini la trova d’accordo?

“Tendenzialmente sono sempre favorevole alla valorizzazione dei giovani talenti. Nel caso di Pisacane, poi, lui è già abituato a lavorare coi ragazzi, perché ha svolto un ottimo lavoro con la Primavera rossoblù. Tra l’altro avere a che fare coi giovani non è affatto semplice: in certi casi può risultare perfino più complicato che allenare gli adulti. Insomma, io credo che con Fabio ci siano i presupposti per fare bene. Immagino che il Cagliari, ancora una volta, abbia pianificato la stagione con l’obiettivo di centrare la salvezza. Molto dipenderà anche da come la squadra approccerà le prime gare ufficiali. Ho visto che le amichevoli di questi giorni non sono andate benissimo, ma è pur vero che il Cagliari ha affrontato due squadre – soprattutto il Galatasaray – di ottimo livello. Poi ricordo che queste partite sono puramente indicative e servono quasi esclusivamente per allenarsi. I match che contano sono quelli di campionato, caratterizzati anche da una sana tensione emotiva.”

Nella sessione estiva di calciomercato hanno lasciato la Sardegna parecchi centrocampisti: da Makoumbou a Marin, passando per Viola e Jankto. Il reparto nevralgico, dunque, andrà giocoforza ricostruito. Lei ritiene che servirebbe un po’ di qualità in più rispetto alla passata stagione, nel corso della quale raramente il Cagliari aveva prodotto un gioco brillante e convincente?

“Beh, non so quali profili stia attualmente monitorando il DS Angelozzi. Però quelli che lei mi ha nominato sono dei signori giocatori, quindi occorrerà rimpiazzarli con elementi altrettanto validi. Il centrocampo è il reparto che, a mio avviso, determinerà le fortune del Cagliari: è imprescindibile per fare filtro davanti alla difesa e per sostenere la manovra offensiva. Ergo va costruito e puntellato con grande cura. Insomma, la società dovrà fare delle scelte oculate e, a mio parere, dovrà puntare su dei calciatori dalla spiccata personalità e – soprattutto – di sicura esperienza.  Poi, per quanto riguarda il discorso della qualità, non so quale modulo sceglierà di adottare Pisacane. In questo momento starà cercando di trovare la quadra. Ma quel che conta è che trovi un sistema e vada avanti deciso con quello. Vedo che oggigiorno tanti allenatori sperimentano continuamente: troppi cambi di carattere tattico rischiano di disorientare la squadra, che così non trova i giusti meccanismi e automatismi in campo. L’abitudine a giocare insieme è molto importante e, spesso, un po’ sottovalutata.”