Giulini: "Orgogliosi che un terzo della rosa arrivi dal settore giovanile. Pisacane sta facendo bene, ma sarà una sofferenza fino alla fine. Auguro a Caprile di fare la carriera di Vicario. Su Palestra..."
Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, è intervenuto ai microfoni di Gianluca Di Marzio, in diretta su Sky Sport 24, a margine del Trofeo "Italio Galbiati". TuttoCagliari.net ha sintetizzato il suo intervento:
Un premio giovani promesse perchè la vostra Primaver aha vinto la coppa Italia l'anno scorso. E da quella squadra lei stesso ha avuto il coraggio di promuovere Pisacane e di affidargli la Prima Squadra. Sta dimostrando il suo valore anche con i grandi?
"Sì. Prima di tutto ringrazio la famiglia di Italo Galbiati, l'amico Andrea Badini, l'organizzazione, perchè è un premio che veramente ci fa piacere perchè dà un po' lustro a tutto quello che ha fatto il nostro settore giovanile in questi anni, che ha portato poi alla vittoria della Coppa Italia Primavera l'anno scorso col mister Pisacane in panchina. Siamo ripartiti da lui in Prima Squadra come hai ricordato, siamo ripartiti anche da tanti giovani, è una delle squadre più giovani di questo campionato. Siamo orgogliosi che otto di questi ragazzi arrivino dal nostro settore giovanile: quattro sardi, Deiola, Idrissi, Ciocci e Pintus, poi Obert e Luvumbo che hanno fatto un triennio in Primavera, Cavuoti, che ci ha fatto passare il turno in Coppa Italia. Comunque avere otto ragazzi che sono alla fine un terzo della rosa della Prima Squadra è un grande successo. E' quello che proviamo a fare negli anni, cercare di portare su ragazzi, dargli la possibilità. L'ottavo che ha esordito in campionato credo fosse Liteta. E' un po' il lavoro che cerchiamo di fare col mister. Non è facile perchè è un campionato estremamente competitivo, quindi lanciare tanti giovani è un rischio perchè alla fine l'obiettivo principale è quello di mantenere la categoria, però questo credo che il mister lo stia facendo bene. Abbiamo sbagliato pochissime partite in questo inizio di campionato e speriamo di andare avanti così perchè come al solito sarà una sofferenza fino alla fine e dobbiamo esserne consci".
Anche altri giovani italiani: penso a Felici, Prati, Esposito, Folorunsho: ne avete tantissimi. E' forse l'antidoto giusto per venire fuori dalla crisi del nostro calcio? Perchè lo fate solo voi? Non solo voi, ma siete tra i pochi a farlo.
"Da quando abbiamo iniziato con me 12 anni fa, ho sempre cercato di avere uno zoccolo duro di italiani in squadra: sia per lo spogliatoio che anche per i tifosi, che si affezionano e vogliono dei punti di riferimento, credo sia fondamentale avere tanti giovani in squadra. Poi quest'anno ne abbiamo più di altri anni, questo è dovuto probabilmente anche al mercato fatto questa estate dal direttore Angelozzi, perchè comunque è andato su Esposito, una grande promessa italiana, è andato su un attaccante di Serie B che aveva fatto molto bene come Borrelli e che aveva già avuto. Folorunsho è venuto sperando di fare una grande stagione e per ora sta facendo bene, per poi magari un giorno, se dovesse fare ancora meglio, provare a recuperare la Nazionale. Ci fa piacere dare la possibilità a tanti giovani italiani. Vorrebbe essere l'idea un po' dall'inizio, come quella di Squinzi che ricordo sempre con grande piacere, come ricordiamo oggi Galbiati, ci piace fare calcio così, il che non vuol dire che non ci piaccia lanciare anche giovani stranieri, ma da noi accade magari un po' meno che da altre parti".
Palestra è il futuro del calcio italiano in quel ruolo.
"Sì, è un giocatore estremamente interessante, noi siamo stati anche quelli che hanno rilanciato in un momento di grande difficoltà Bellanova, che fortunatamente era anche un giocatore di proprietà, sul quale abbiamo fatto un buon lavoro anche economicamente. Su Palestra stiamo lavorando prevalentemente per il ragazzo e per l'Atalanta - è un prestito secco -, ma il nostro direttore questa estate l'ha voluto talmente tanto che alla fine pur di rinforzarci in quel ruolo abbiamo comunque deciso di prenderlo e sta facendo bene. Vediamo in lui grande potenziale e speriamo soprattutto che faccia bene con noi da qui alla fine della stagione. Mi piace ricordare anche Caprile dopo la sua prima convocazione. Devo dire che sui portieri sono veramente contento, un po' perchè era il mio ruolo".
Zenga ha detto che Caprile è il portiere che gli piace di più. Ma li scegli tu i portieri visto che giocavi come portiere?
"(sorride, ndr) Mi fa piacere perchè poi ricordando Italo Galbiati, io giocavo nel settore giovanile del Milan negli anni in cui lui era un maestro di calcio, sia in Prima Squadra che nel settore giovanile del Milan, mi è rimasta la passione e comunque aver lanciato in dieci anni prima Cragno, poi Vicario e oggi Caprile sicuramente è un motivo di grande soddisfazione e di grande orgoglio perchè sono tre ragazzi che hanno sempre dimostrato il loro valore. Sono felice per la carriera straordinaria che ha fatto Vicario, auguro ad Elia di fare lo stesso".