Roberto Sorrentino: "Forse il Cagliari era partito fin troppo bene per quelle che erano e che sono le sue ambizioni. I rossoblù segnano poco? Si tratta di un problema generalizzato a livello nazionale. Eppure senza il ko di Belotti..."
Lo storico ex portiere del Cagliari Roberto Sorrentino, estremo difensore tra i più performanti e affidabili degli ultimi cinquant’anni di storia rossoblù, ai microfoni di Tuttocagliari.net fa il punto sul periodo attraversato da Yerry Mina e compagni, manifestando fiducia e ottimismo in vista della ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali.
Roberto, come giudica il campionato fin qui disputato dal Cagliari di Fabio Pisacane? I sardi hanno ottenuto dieci punti in undici partite e hanno mostrato, specie nelle ultime settimane, di faticare parecchio a trovare la via del gol.
“Intanto devo dire che sono contento per Pisacane: non è semplice essere catapultato dal settore giovanile alle serie A, con tutto ciò che questo comporta a livello tecnico e psicologico. Era partito molto bene… forse fin troppo bene per quelle che erano e che sono le ambizioni del Cagliari: salvarsi senza troppi problemi. Probabilmente nelle prime partite la squadra era bella fresca e i carichi di lavoro non erano eccessivamente pesanti, tanto che i rossoblù ne hanno beneficiato in termini di velocità, rapidità e brillantezza fisica. E qualche avversario, per contro, era ancora in fase di rodaggio: così sono arrivati punti importanti e magari perfino inaspettati. Poi la situazione si è per così dire normalizzata, ma credo faccia parte del gioco: del resto con dieci punti attualmente i sardi si trovano davanti a parecchie dirette concorrenti nella lotta per la salvezza. Ricordiamoci che la dimensione reale del Cagliari, almeno in queste stagioni, è quella di una compagine che deve cercare in tutti i modi di mantenere la categoria.
È senz’altro vero che si fa un po’ di fatica a segnare, ma va anche detto che la dimestichezza col gol in Italia è merce piuttosto rara. Pensiamo alle difficoltà che sta incontrando la Nazionale azzurra: scarseggiano i bomber puri. Il Cagliari era pure riuscito ad aggiudicarsi un centravanti di sicuro affidamento come Belotti, che però è stato sfortunato e si è fatto male molto presto: ecco, lui poteva essere il terminale offensivo perfetto per Pisacane. Oltretutto con lui in campo gli avversari stanno molto più attenti a raddoppiare e a triplicare le marcature, mentre quando non c’è possono permettersi di giocare, per così dire, un tantino più tranquilli. Ora c’è da sperare che il Gallo si riprenda presto o che magari qualche attaccante in Italia o in Europa manifesti malcontento nei confronti della propria squadra e venga conseguentemente messo sul mercato. Perché a gennaio, onestamente, non è facile fare grandi affari e trovare proprio quella pedina che ti manca per completare l’organico.”