Abatantuono: "Riva il mio idolo umano. La mia prima volta allo stadio arrivai tardi, aveva già segnato. A San Siro ho visto passare tutta la vita"

Abatantuono: "Riva il mio idolo umano. La mia prima volta allo stadio arrivai tardi, aveva già segnato. A San Siro ho visto passare tutta la vita"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 10:00Rassegna stampa
di Redazione TuttoCagliari

L'attore Diego Abatantuono, milanese e milanista, ha parlato del caso San Siro in un'intervista concessa a La Stampa. Le sue parole sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Cosa provo a sapere che San Siro verrà demolito? «Mi fa male, mi fa. Perché non farne uno nuovo e conservare quello vecchio? Vorrei proprio capirlo. Intanto so che, visto che abito da quella parte di Milano, per almeno un anno mi toccherà andare a vivere altrove a causa dell’inquinamento che provocherà una demolizione di quell’entità. Prima di parlare di abbattimento del vecchio, poi, mi devono spiegare tutto del nuovo impianto. Quindi, se permette, riparliamone tra 10anni. Sperando di essere ancora qui. Inquinamento a parte? È una domanda cui non posso rispondere se non c’è chiarezza sul dopo. Non mi basta dare una risposta da sentimentalone. Io voglio sapere. E, per ora, quello che si sa mi pare abbastanza indeterminato: il nuovo stadio pronto per il 2032 (ce la faranno?), edificato di fianco a quello vecchio, di cui verrà salvata una parte perché tutelata dalle belle Arti per il suo “valore storico”. E comunque:siparla di ciò che verrà costruito ma poco e niente di verde. E quando dico verde non intendo praticelli o piantoline: sarebbe bello che i vecchi milanesi ma anche quelli più giovani potessero godere dell’ombra di quelle piante in tempi decenti"

"Che cosa rappresenta per me il Meazza? Lo stadio più bello del mondo, carico di storie, memorie e grandi campioni. prosegue Abatantuono -. È dove sono sempre andato a vedere il Milan, che ho visto vincere e perdere, e l’Inter (che però ha perso di più). Ci sono stato da ragazzino, da adulto e ancora oggi che ho i capelli bianchi. E, se devo essere sincero, dove spero di continuare ad andare. Il 2032 è bello lontano. Poi magari il nuovo mi piacerà  ancora di più. Chissà. Del progetto degli studi di architettura Foster+Parteners e Manica non so nulla. Per me possono abbattere anche il Duomo, se al suo posto viene costruita una cattedrale da cui si è certi che emani pace e bontà".

Spazio ai ricordi: "La prima volta la ricorda? Ero da solo, nei distinti dove allora si stava in piedi. Era un Milan-Cagliari. Arrivai a partita già iniziata, con Gigi Riva che aveva già segnato. La partita finì 0 a 1 per il Cagliari. Ma se Rivera era il mio idolo calcistico, Riva era il mio idolo umano, per cui non riuscii a soffrire più di tanto della sconfitta. Anzi fui contento per lui che è stato un mito assoluto per via delle sue scelte, di carriera e di vita. Mai per un concerto? Bob Marley! Che è proprio il tipo di evento che ti fa direche uno spazio come questo San Siro così grande deve essere lasciato. Dopo, dove li farai certi concerti? Ecco, anche questa è una cosa che mi fa incaz***are. Se per il calcio può essere superato, magari potrebbe non esserlo per altro"-