Barella, ritorno agrodolce a Cagliari tra applausi e fischi

Per Nicolò Barella la sfida alla Unipol Domus non è mai una partita come le altre. Ogni ritorno in Sardegna riporta il centrocampista dell’Inter alle sue origini, alla scuola calcio di Gigi Riva dove ha mosso i primi passi. E puntualmente l’accoglienza è un misto di emozioni contrastanti - sottolinea La Nuova Sardegna -: applausi e riconoscenza da una parte, fischi e rimpianti dall’altra.

Già nel riscaldamento il clima si era fatto rovente, con il coro di disapprovazione che ha accompagnato l’ingresso in campo dei nerazzurri. Barella, però, ha trovato anche chi lo ha chiamato a gran voce dalla curva: un sorriso e una mano alzata per ricambiare, a testimoniare che il legame con la sua terra non si è mai spezzato.

Prima del rientro negli spogliatoi il saluto con Fabio Pisacane, oggi allenatore del Cagliari e un tempo suo compagno di squadra, negli anni in cui il talento del centrocampista esplodeva in maglia rossoblù. Poi, una volta iniziata la partita, i fischi sono tornati a farsi sentire. Non in maniera costante, non come per un avversario qualsiasi: Barella resta parte della storia recente del club, e a Cagliari nessuno lo considera un nemico.