Genoa, lavoro su corner e punizioni in vista del Cagliari. Il Secolo XIX: "De Rossi scommette sui piazzati, croce e delizia del Grifone"

"De Rossi scommette sui piazzati, croce e delizia del Grifone". Così titola stamattina Il Secolo XIX. 

Nel calcio moderno le palle da fermo contano quanto — e spesso più — delle azioni manovrate. Il Genoa, prossimo avversario del Cagliari in campionato, lo sta sperimentando sulla propria pelle: quasi la metà delle reti concesse arriva proprio da corner, punizioni e rigori. Dei 16 gol incassati finora, 7 sono nati da un calcio piazzato, un dato che ha inevitabilmente orientato le analisi di De Rossi e del suo staff.

L’elenco degli episodi è lungo e significativo: la zuccata decisiva di Vlahovic su servizio da angolo di Kostic, la punizione battuta dall’ex Pellegrini che ha portato al terzo gol della Lazio con Zaccagni, la rete allo scadere del granata Maripan dopo una mischia in area, la doppietta di Bonazzoli sugli angoli calciati da Vandeputte, la conclusione di Berardi sporcata dalla deviazione di Vitinha, fino al rigore realizzato da Gudmundsson, nato da un tocco con la mano di Colombo sugli sviluppi di un corner. Numeri troppo pesanti per essere ignorati.

Non sorprende quindi che De Rossi abbia deciso di intervenire con lavori specifici già alla vigilia della partita con la Fiorentina. E la pausa per le Nazionali — soprattutto in questa settimana in cui torneranno tutti i convocati — rappresenta un’occasione preziosa per perfezionare i meccanismi difensivi. Ai problemi si sommano anche i due rigori falliti da Cornet e Colombo, che hanno complicato ulteriormente il rendimento.

Ma non ci sono solo segnali negativi. Fino alla nona giornata il Genoa era l’unica squadra del campionato a non aver ancora trovato un gol su situazione di palla inattiva. Il rientro tra i titolari di Martin, con il suo sinistro preciso, ha cambiato la tendenza: da allora sono arrivati quattro gol consecutivi proprio da corner o punizioni, che hanno fruttato quattro punti tra Sassuolo e Fiorentina.

Due le reti firmate direttamente grazie ai suoi cross per la testa di Ostigard, altre due nate dagli sviluppi dei suoi piazzati: il tiro di Malinovskyi a Reggio Emilia dopo un calcio d’angolo battuto da Aaron, e il gol di Colombo, nato da una punizione di Martin che ha originato anche il fallo da rigore commesso da Ranieri.

Non sorprende quindi che De Rossi voglia rendere i piazzati una delle risorse principali per una squadra che, nelle azioni manovrate, fatica ancora a trovare continuità sotto porta.