Mina, il suo calcio sotto accusa. Caressa attacca: "Non voglio più vedere un giocatore così". Il procuratore: "È un guerriero"

Mina, il suo calcio sotto accusa. Caressa attacca: "Non voglio più vedere un giocatore così". Il procuratore: "È un guerriero"
Oggi alle 07:45Rassegna stampa
di Redazione TuttoCagliari

"Il caso Mina fra accusa e difesa". Così titola stamattina l'Unione Sarda. Dopo il duro confronto con Morata. Nella prima sportiva: "Mina, il suo calcio sotto accusa. Il procuratore: 'E' un guerriero'". Dopo il duro confronto con Morata, attacco di Fabio Caressa. «Mina è quello che proprio non posso più vedere in un campo di calcio di Serie A. Non è accettabile quello che ho visto durante Como-Cagliari», ha detto il telecronista di Sky Sport. «Mina nel dopopartita ha detto: "Io non guardo in faccia se c'è mia madre, mia sorella", Mina va bene, gioca duro. Se devi giocare duro, gioca duro. Ma se giocare duro è buttarsi per terra con le mani in faccia ogni minuto? Questa è la cosa indecente - ha rincarato la dose il giornalista di Sky Sport -. Non va bene perché è antisportivo. Se vuoi giocare duro, ti prendi a parolacce con l'attaccante, fai quello che ti pare, ma la simulazione no. E quindi bisogna che si intervenga, i giocatori che vanno a terra con le mani in testa o sul volto, se non sono stati colpiti vanno espulsi, è un comportamento scorrettissimo. E invito il capo degli arbitri Rocchi a dirlo dalla prima giornata del girone di ritorno, non è più accettabile".

A difesa del difensore colombiano si è schierato ovviamente il suo agente, Simone Rondanini: «Yerry è un guerriero. Ogni partita per lui è un duello e, anche se a volte viene criticato per alcuni atteggiamenti, dà tutto per la sua squadra e pensa solo a vincere. Con Morata è stato un bel confronto, un giocatore forte e difficile da marcare. Se vale un grande club? Ha un livello da grande club, ma questo grande club è il Cagliari. Qui si è ritrovato grazie al club e ai tifosi al presidente e all'allenatore che lo hanno voluto in quel momento».