UN MIRTO CON... Andrea Parola

UN MIRTO CON... Andrea ParolaTUTTOmercatoWEB.com
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mercoledì 9 giugno 2021, 00:00Un mirto con...
di Luca Cavallero

Meno di due mesi all'apertura dei battenti della stagione 2021/2022 e la piazza di Cagliari è più carica di entusiasmo come non mai.

Poco importa della salvezza conseguita quasi last minute nell'annata appena conclusasi: l'orgoglio e l'ambizione dei tifosi sardi permangono a livelli esponenziali.

In merito a ciò, la redazione di TuttoCagliari.Net ha intervistato in esclusiva Andrea Parola, difensore dei rossoblù tra il 2007 e il 2010.

Riavvolgiamo il nastro alla stagione appena terminata: l'esonero di Di Francesco e l'avvento di Semplici, letteralmente decisivo per la stagione del Cagliari...

"Assolutamente sì. Conosco il mister e non avevo dubbi sul suo valore. Spero possa ripetersi in positivo anche la prossima stagione".

A proposito del campionato che verrà: ritieni che la salvezza sia un obiettivo che stia stretto alla piazza di Cagliari? Cosa occorre per poter alzare l'asticella?

"Alla piazza di Cagliari non manca nulla: il tifo e l'entusiasmo ci sono; la squadra ha ottime qualità. Secondo me, se i calciatori seguono Semplici come hanno fatto questa stagione, ci sono tutte le carte in regola per poter far bene. Il Cagliari non si deve porre limiti".

Entriamo nel merito dei singoli: Cragno è molto richiesto, in Italia e all'estero...

"Non so che cosa deciderà di fare. Per me è uno dei migliori della Serie A nel suo ruolo. Non so quali siano le strategie della società, ma Cragno è importante che rimanga, a mio avviso".

E' tornato alla base Rugani e garanzia di vitale esperienza risulterebbe, conseguentemente, il solo Godin: la società dovrebbe fare uno sforzo, al fine di mantenerlo, proprio per poter tentare di alzare la posta in palio?

"E' impressionante come giocatore. Stiamo parlando di un campione assoluto, che ha scelto umilmente di mettersi in discussione. Non è facile per un giocatore che in carriera ha vinto campionati e giocato partite in Champions lottare per la salvezza: è come se fosse un nuovo sport! Molto dipenderà dalla sua volontà: la sua permanenza è sicuramente importante. A me hanno detto che un'annata con Simeone è molto difficile da gestire, a livello di intensità e di esigenza dell'allenatore: Godin è rimasto lì per più di dieci anni!".

Sarà tuttavia inverosimile mantenere tutti i big. Pertanto, dovessi scegliere: preferiresti trattenere Nandez o Nainggolan?

"Dipende dalla volontà dei due giocatori. Nainggolan è tornato, per esempio, a Cagliari per sua scelta. Io poi ho la mia idea".

Quale?

"Se fosse possibile, della rosa di quest'anno cambierei ben poco. Secondo me si è creato, verso la fine, un equilibrio importante dal quale ripartire".

Ne deduco dal tuo ragionamento che i due veri acquisti saranno, quindi, Rog e Pavoletti...

"Esatto! Quest'anno non ci sono mai stati. Punterei sulla loro voglia di inserirsi nel gruppo e dal loro intento di riscattarsi, dopo essere rimasti fuori a lungo. Joao Pedro e Simone credo che, inoltre, rimangano...".

L'attuale Cagliari è aperto a giovani linfe vitali? Per esempio, pare che anche i rossoblù siano in corsa per Dimarco, reduce da un ottima stagione con il Verona, di proprietà dell'Inter...

"Secondo me è un buon giocatore. Perchè no? Per esperienza, comunque, vorrei fare una riflessione".

Quale?

"Chiunque arriverà dovrà rappresentare un valore aggiunto. E' importante, come ho detto prima, non stravolgere l'equilibrio che si è creato in spogliatoio".

Si ringrazia Andrea Parola per la cortesia e per la disponibilità dimostrate in occasione di questa intervista.