UN MIRTO CON... Andrea Sottil
Riguardo alla recente esperienza di Riccardo Sottil al Cagliari, la redazione di TuttoCagliari.net ha intervistato in esclusiva il padre Andrea, allenatore.
Quanto è state importante l'esperienza di Cagliari per Riccardo?
"Moltissimo, me ne ha sempre parlato bene. Lo ha voluto fortemente Di Francesco, con il quale è gradualmente cresciuto. Ha disputato ottime partite, segnando gol e facendo assist. Peccato per quel maledetto infortunio che lo ha limitato... In ogni caso Riccardo sarà sempre grato al Cagliari".
Quali sono stati gli aspetti che ha gradito maggiormente?
"Tutti. A Cagliari si è trovato bene sotto tutti i punti di vista: città, ambiente, società, tifosi, compagni... Molto simbolico un fatto".
Quale?
"Giulini ha fissato per lui un costo di riscatto pari a 11 milioni: mica male per essere "soltanto" un classe 99'! Il presidente ha sempre creduto in lui".
E' già un giocatore fatto e finito oppure ha ancora margini di miglioramento?
"Può crescere ancora tantissimo! Ora la Fiorentina sarà un banco di prova importante per lui: Italiano sicuramente lo plasmerà nel suo 4-3-3".
Cosa ti ha raccontato Riccardo in merito al cambio tecnico, da Di Francesco a Semplici?
"Dall'esterno a me è sembrato che la squadra si fosse compattata, perchè altrimenti non si sarebbe salvata. Purtroppo Riccardo non ha avuto modo di vivere interamente il periodo Semplici, che - tra l'altro - lo teneva in grande considerazione":
Tra allenatori e dirigenti da quali Riccardo ha tratto maggiori consigli?
"Capozucca aveva grande considerazione di lui, così come Di Francesco, che lo ha migliorato moltissimo sotto l'aspetto tattico. E poi anche Carta, ds che lo ha portato a Cagliari".
E tra i compagni?
"Simeone - che conosceva dai tempi della Fiorentina - e poi Joao Pedro, vero e proprio leader davanti. Ha imparato molto anche da big assoluti come Godin e Nainggolan".
Si ringrazia Andrea Sottil per la cortesia e per la disponibilità dimostrate in occasione di questa intervista.