UN MIRTO CON... FABRIZIO PROVITALI

UN MIRTO CON... FABRIZIO PROVITALITUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 29 agosto 2022, 00:00Un mirto con...
di Roberta Lai

Riguardo all'attualità in chiave Cagliari, la redazione di TuttoCagliari.Net ha intervistato in esclusiva Fabrizio Provitali, attaccante dei sardi dal 1988 al 1990 e protagonista della protagonista della doppia promozione dei rossoblù dalla Serie C1 alla Serie A sotto la guida di Claudio Ranieri.

Un pareggio, una vittoria e una sconfitta. Cosa pensa di questo Cagliari?

“Il campionato di Serie B è complicatissimo. Può starci che, nonostante le qualità, si torni a casa da una trasferta con zero punti. La squadra è attrezzata per fare bene, vincere non è mai facile perché ci sono squadre altrettanto attrezzate, altre che possono rivelarsi delle sorprese. Questo è un po’ l’esempio del Cagliari dei miei anni: un gruppo che non aveva quasi mai visto la cadetteria ma che aveva però tanta voglia di mettersi in mostra e che riuscì alla fine a risalire. Spero con tutto il cuore nella promozione del Cagliari, deve tornare dove merita”.

Nel 1988, dopo aver vinto il campionato di Serie C2 con il Perugia passa al Cagliari, rendendosi poi protagonista della doppia promozione sotto la guida di Claudio Ranieri. Che consiglio darebbe ai rossoblù?

“Quando c’eravamo noi il Cagliari rischiava il fallimento poi, per fortuna, subentrò la famiglia Orrù che ci permise di fare quel campionato e quel biennio straordinario da tutti i punti di vista. Eravamo tutti importanti e avevamo un allenatore che ci trasmise la voglia di vincere. Il mio consiglio è di avere fame, avere voglia di mettersi in mostra e di fare qualcosa di importante. Il Cagliari deve ripartire, capire che si merita altri palcoscenici e dare il massimo ogni domenica”.

Facciamo un salto indietro: cosa, secondo lei, ha portato il Cagliari alla retrocessione?

“Penso che quando le stagioni nascono male non sia facile raddrizzarle in corso. La società e chi di dovere hanno fatto le loro valutazioni, hanno preso dei giocatori che pensavano potessero fare bene ma non è stato così. Ormai la retrocessione è acqua passata, bisogna pensare al presente, a fare bene e a riportare il Cagliari in Serie A”.

Nella partita di ieri, uno dei problemi emersi è stata in fase di finalizzazione

“L’importante è creare. Ovviamente prima si arriva al gol, prima si fanno punti per raggiungere l’obiettivo”.

Cosa pensa di Fabio Liverani?

“È stato un ottimo giocatore e da allenatore ha fatto degli ottimi risultati a Lecce. Se il Cagliari ha deciso di puntare su di lui vuol dire che avrà valutato tutto il lavoro fatto negli anni precedenti. C’è bisogno di allenatori giovani che danno un po’ di freschezza”.

Venerdì il Cagliari affronterà il Modena, sua ex squadra. Come vede il gruppo guidato da Attilio Tesser? Che tipo di partita sarà?

“Il Modena l’altro giorno ha vinto 4-1. Le squadre neopromosse sono sempre un po’ complicate da affrontare. Giocheranno a Cagliari, il fattore campo sarà importante così come dovranno essere importanti per dare la giusta spinta alla squadra. Spero con tutto il cuore che i rossoblù riescano a vincere”.

Ha dei ricordi speciali legati ai suoi due anni trascorsi a Cagliari? 

“Sono tutti ricordi belli. Emozioni straordinarie con i tifosi che sono stati meravigliosi, ci seguivano sempre, anche in trasferta. Fa piacere essere ricordati con affetto, significa che abbiamo lasciato qualcosa di importante. È bello essere ricordati, è bello aver fatto felice un’intera regione in quel biennio fantastico con Ranieri”.

Si ringrazia Fabrizio Provitali per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.