UN MIRTO CON... Gianluca Gaudenzi

UN MIRTO CON... Gianluca GaudenziTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 15 agosto 2022, 00:00Un mirto con...
di Roberta Lai

Riguardo all'attualità in chiave Cagliari, la redazione di TuttoCagliari.Net ha intervistato in esclusiva Gianluca Gaudenzi, centrocampista dei sardi dal 1991 al 1993. 

Sta seguendo il Cagliari?

“Sono in pensione, mi sono un po’ ritirato ma delle squadre del mio cuore, tra cui c’è anche il Cagliari, guardo sempre qualcosa. Abbiamo vissuto con grande dispiacere la retrocessione e la speranza, ora, è quella di ritornare subito in Serie A".

La prima partita del Cagliari si è chiusa sabato con un pareggio in extremis. Come le è sembrata questo esordio?

“Come debutto ci si aspettava sicuramente qualcosa di più. Bisogna aspettare almeno le dieci partite iniziali per capire bene a che punto è la squadra e se può vincere il campionato. Questo deve essere l'obiettivo. Mancavano delle pedine importanti. Fare a meno di Rog e Nandez dall’inizio, del centrale difensivo non è facile. Bisogna vincere subito domenica e prendere fiducia per il proseguo del campionato. Come debutto ciò che rimane di positivo il risultato”.

È evidente che il Cagliari debba ancora lavorare e calarsi nella mentalità della Serie B. Pensa che la rosa attuale, una volta sistemati i vari problemi, possa essere competitiva e attrezzata per un campionato così difficile?

“Non lo so, non è sicuramente la squadra che ha già vinto il campionato. Credo che ci sarà da lottare molto, che il Cagliari farà il suo campionato. Con qualche giocatore importante che ieri mancava la squadra avrà un latro nerbo, un’altra forza”.

Si è fatto un’idea di cosa possa essere successo la scorsa stagione?

“È stata una retrocessione stranissima, nessuno se lo aspettava. Immaginavamo un campionato tranquillo. È stato un grande dispiacere perché i giocatori li aveva e non ha fatto comunque un bel campionato”.

Si dice che lei a Pescara abbia scoperto Lapadula, giocatore centrale nel progetto Cagliari.

“È vero, l’ho lanciato alla Pro Vercelli. È un giocatore con grande carattere, determinazione, grande voglia di vincere. È uno che lì davanti può dire la sua anche perché in tutti i campionati mette sempre la sua impronta. Lo farà anche al Cagliari e farà applaudire i sardi”.

Che consiglio darebbe a quei giocatori che dalla A si sono ritrovati a giocare in un campionato molto diverso e impegnativo? Quale consiglio darebbe soprattutto ai giovani?

“Di rispettare una maglia importante come quella del Cagliari. Dire di aver giocato in questa squadra è una soddisfazione incredibile, qualcosa che mi inorgoglisce. Mi auguro che si calino nella mentalità dei sardi, la mentalità di un popolo che non si ferma mai”.

Ha giocato anche nel Monza, squadra che ha accolto due ex rossoblù come Cragno e Carboni. Cosa pensa di loro due?

“Cragno è un giocatore che volevano parecchie squadre di serie A, anche a livello superiore del Monza. Quello che ha fatto lo ha dimostrato giocando nel Cagliari. Carboni è un giovane cresciuto nel Cagliari che ha fatto molto bene. Il Monza ha avuto lo scotto della Serie A perché ieri ha perso con il Toro. Non è facile per nessuno, né scendere di categoria, né risalire".

Quali sono i suoi ricordi legati al Cagliari?

“Venire a Cagliari vuol dire venire in una terra diversa dove c’è un amore diverso. IPer me è un orgoglio pensare di aver indossato la maglia rossoblù, di essere stato per due anni in una città bellissima, in un campo bellissimo dove hanno giocato fior di giocatori come Gigi Riva. Il ricordo più bello è essere stato con compagni di grande valore come Matteoli, Francescoli, Fonseca. Giocatori considerati tra i migliori della storia del Cagliari”.

All’interno di quello spogliatoio che tipo di spirito c’era? I più giovani avevano modo di imparare dai più grandi?

“Si era formato un Cagliari straordinario che ha fatto la storia. Giovani e anziani si erano amalgamati in un gruppo fatto di grandi valori. Di Matteoli ce ne sono pochi: è stato un capitano straordinario, un capitano sardo che amava il suo paese. Un’ultima cosa”.

Prego

"Bisogna avere fiducia, il Cagliari ne verrà fuori e ritorneremo in Serie A".

Si ringrazia Gianluca Gaudenzi per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.