UN MIRTO CON... GIANMBATTISTA SCUGUGIA

UN MIRTO CON... GIANMBATTISTA SCUGUGIA
domenica 11 dicembre 2022, 00:00Un mirto con...
di Roberta Lai

Riguardo all'attualità in chiave Cagliari, la redazione di TuttoCagliari.net ha intervistato in esclusiva Gianbattista Scugugia, ex difensore rossoblù e del Perugia.

Tra poche ore la sfida tra Cagliari e Perugia, due delle tue ex squadre. Quali sono i ricordi legati a queste esperienze?

“Andai a Perugia dopo i due anni a Cesena. Ho un ricordo bellissimo, di una piazza di Serie A, una delle città in cui sono stato meglio a livello calcistico. Cagliari? Questo è il mio punto doloroso. Giocare nella squadra della propria terra e del cuore è il sogno di ogni bambino sardo. Dopo il Cesena riuscì ad approdarvi ma forse arrivai nel momento sbagliato. Un rammarico che mi porto dentro è quello di non essere riuscito a dimostrare il mio valore”.

Come vede il Cagliari di oggi? Si è dato una spiegazione sul perché questa squadra non riesca a esprimere il suo vero potenziale?

“Secondo me c’era poca chiarezza. Quando questa viene a mancare è sempre uno scaricabarile. Sulla carta, la squadra non merita la posizione in classifica che occupa. A parte il Frosinone non vedo grandi squadre che possano ammazzare il campionato, sono tutte alla portata del Cagliari. Io percepisco tanta confusione, non c’è continuità. Penso che la società debba dare un imput diverso rispetto a quello che è stato fatto finora. Non è ancora tutto perso, con un paio di risultati consecutivi ti ritrovi attaccato al treno della promozione”.

La mancanza di chiarezza, quindi, porta quindi a una mancanza di serenità anche tra giocatori.

“Assolutamente. Lo dico da calciatore, quando non c’è chiarezza ne risente tutto l’ambiente e questo si porta anche dentro il campo. Il Cagliari, ora, ha bisogno di tranquillità e quegli acquisti che si andranno a fare a gennaio dovranno essere quelli giusti, in grado di riportare entusiasmo”.

Che acquisti farebbe per rinforzare la squadra?

“Penso che il direttore sportivo e l’allenatore abbiano le idee chiare su come e dove intervenire. Un paio di elementi ci vogliono, partirei da una punta anche se non sarà facile trovarla. Per la serie B è necessario un attaccante che sia un bomber, che faccia almeno venticinque gol. Quelli che ne fanno dieci, quindici, devono essere sostenuti da una squadra in cui centrocampisti e mezzali contribuiscano a fare gol. Il Cagliari fa fatica in questo senso e oltre ai gol degli attaccanti mancano quelli dei centrocampisti”.

In queste ultime partite abbiamo visto Giorgio Altare in panchina. Quanto è difficile assumersi e smaltire poi la responsabilità di un errore?

“Parlo da ex difensore. Il giocatore bravo è quello che riesce a dimenticare subito e a non portarsi dietro l’errore. Questo però deve avvenire anche da chi lo circonda, il ragazzo deve percepire la massima fiducia intorno a lui. Chi è che non commette errori? Quello che conta è continuare con il lavoro e dare il massimo. Tutto, poi, viene di conseguenza”.

Che partita si aspetta? Il Cagliari inizia la sua vera partita dopo essere passato in svantaggio: come cambiare la marcia?

“Questo fa capire che la squadra non è tranquilla, aspetta sempre di prendere lo schiaffo per poi reagire. Una squadra, una vera squadra parte dal primo minuto per fare la partita. La prestazione contro la Ternana non mi è dispiaciuta ma parliamo sempre di spunti individuali, non mi sembra ci sia quella compattezza di squadra per cui tutti giocano per lo stesso obiettivo. In questo momento ci vuole una vittoria, la gente allo stadio non manca mai così come il supporto e l’affetto per i giocatori. Siamo tutti con il Cagliari, mi auguro che da domani possa ripartire. Dopo, poi, si penserà agli accorgimenti da fare”.

Si ringrazia Gianbattista Scugugia per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.