UN MIRTO CON... MARCO NEGRI

UN MIRTO CON... MARCO NEGRITUTTOmercatoWEB.com
martedì 6 dicembre 2022, 00:00Un mirto con...
di Roberta Lai

Riguardo all'attualità in chiave Cagliari, la redazione di TuttoCagliari.net ha intervistato in esclusiva Marco Negri, doppio ex di Cagliari e Ternana.

Ci siamo sentiti alla vigilia di Cagliari-Bari e fino a quel momento il cammino dei rossoblù poteva essere considerato positivo. Cosa è successo poi?

“I risultati non sono arrivati, vedi le altre squadre che invece hanno già un’identità ben precisa, ti stacchi un po’ da quella zona in cui pensavi di essere… non si affrontano più le partite con quella spensieratezza e leggerezza che si poteva ipotizzare ma iniziano a venire tante ansie come quella della vittoria, di far bene. Non mi aspettavo di vedere un Cagliari che non vince da sei giornate”.

Tutta una questione mentale e non di gioco?

“Nella ricerca del gioco, di un sistema con un allenatore nuovo o ti vengono subito le cose, grazie anche ai risultati, o altrimenti subentrano l’ansia da risultato, la tensione, i fischi. Dall’altra parte, due o tre risultati consecutivi, due o tre vittorie di fila potrebbero cambiare tutto il campionato. Il Cagliari, non dimentichiamolo, è molto vicino alla zona playoff”.

Qual è, secondo lei, il punto debole di questa squadra?

“Il palleggio non è fluido, la costruzione della manovra non è così efficace, il possesso palla è fine a sé stesso, poco pericoloso. Penso che il Cagliari abbia sulla carta la coppia di attaccanti (Lapadula e Pavoletti) più forte e che si integra meglio di tutti. È chiaro che quando hai due attaccanti così il fine è quello di rifornire il più possibile perché poi loro trasformano tutti i palloni in qualche occasione. Se questi rifornimenti non sono puliti e soprattutto continui durante la gara, è chiaro che dopo anche le altre squadre contrattaccano e combattono”.

Il problema di un attacco che segna pochi gol è strettamente legato alle difficoltà del centrocampo e della difesa.

“Penso proprio di sì. Lapadula e Pavoletti, come caratteristiche, formano una coppia difficile da fermare. Sono giocatori forti, intelligenti: più vengono sostenuti, più possono tenere in scacco le altre squadre”.

Cosa pensa della sperimentazione di Liverani?

“È ancora alla ricerca di una formazione base. Il mister pensava di trovarla immediatamente o dopo poche partite ma il fatto che continui a cambiare significa che va ancora alla ricerca di qualcosa e questo non va a braccetto con la sete di risultati che c’è adesso. Cambiare tanto implica anche meno empatia tra i giocatori”.

Che partita si aspetta mercoledì?

“Due squadre che vivono più o meno la stessa situazione. La Ternana, a differenza del Cagliari, ha cambiato allenatore, ha preso Andreazzoli che cambierà totalmente il modulo con il suo 3-5-2, sistema che ha bisogno di giorni, settimane di lavoro. Secondo me, ora, la Ternana può essere vulnerabile e per il Cagliari questa potrebbe essere una grande occasione. Due squadre che non possono sbagliare e quindi vedo una partita equilibrata, molto combattuta, non brillantissima come giocate ma che vivrà o sullo spunto di un singolo o su episodi”.

Pensa che in caso di un passo falso anche il Cagliari potrebbe scegliere la via dell’esonero del tecnico?

“Bisognerebbe essere all’interno della società e vivere giorno dopo giorno il campo. La società è spinta a cambiare tecnico quando i risultati non arrivano per tanto tempo ma soprattutto quando si capisce che i giocatori non seguono più l’allenatore. È chiaro che questa aptaia, questo campionato così modesto il Cagliari non se lo può assolutamente permettere perché ha una rosa che deve puntare molto più su. Il calcio ce lo dice quasi ogni mese: quando si vuole dare una scossa a tutto l’ambiente si pensa anche a cambiare l’allenatore”.

Si ringrazia Marco Negri per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.