UN MIRTO CON... NEDO SONETTI

UN MIRTO CON... NEDO SONETTITUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giacomo Morini
giovedì 11 maggio 2023, 00:08Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Salvezze miracolose, rimonte incredibili, totale sintonia con l’ambiente e con la piazza. E poi il mare, il cibo, il clima meraviglioso della Sardegna.

Quando Nedo Sonetti – ex tecnico sia del Cagliari che del Palermo - apre il baule dei ricordi e ripensa alle sue esperienze cagliaritane, si scioglie in un largo sorriso. E, ai microfoni di Tuttocagliari.net, sospira: “Ci salvammo due volte contro ogni pronostico. E poi la gente dell’Isola mi è rimasta nel cuore: da quelle parti ho ancora diversi amici che ogni tanto mi telefonano”.

Sonetti, segue ancora il Cagliari?

“Seguo sempre il Cagliari e mi fa piacere ricordare la mia avventura in terra sarda, culminata in due salvezze straordinarie. Ma sono stato benissimo anche a Palermo: il Sud Italia mi ha accolto a braccia aperte. Sono contento che i rossoblù di Ranieri abbiano conquistato questi benedetti playoff, anche se bisogna stare molto ma molto attenti: le gare di spareggio saranno ricche di insidie, difficili tanto da giocare quanto da pronosticare. Tuttavia confido nella grande esperienza di Ranieri, che saluto con affetto: il suo approccio e la sua capacità di gestione degli uomini saranno fondamentali in partite così delicate.”

Rispetto ai tempi delle sue esperienze cagliaritane la serie B è cambiata? È diventata, magari, più o meno competitiva? O è sempre il solito campionato tremendamente lungo, complicato e imprevedibile?

“Ha detto bene. La serie B è sempre complicatissima. Al pari, del resto, degli altri tornei nazionali: basta vedere quello che sta succedendo attualmente in serie A. Ma la fase più delicata della serie B deve ancora arrivare: si tratta dei playoff. Quelle sono gare da affrontare con grandissima carica agonistica e feroce determinazione, oltre che con l’assoluta consapevolezza dei propri mezzi”.

Cosa è cambiato tra il Cagliari di Liverani e quello di Ranieri?

“La parola chiave è equilibrio. Ranieri ha dato alla squadra un assetto di gioco estremamente razionale ed equilibrato. Penso che ce la possa fare a strappare la promozione passando dalla porta di servizio; perlomeno io farò il tifo per i rossoblù affinché raggiungano il tanto agognato obiettivo”.

Secondo lei nel Cagliari di quest’anno chi ha reso secondo le aspettative e chi invece ha deluso (se c’è qualcuno che ha deluso)? Molti tifosi, a inizio stagione, si aspettavano la promozione diretta in serie A.

“Farei un discorso più generale. All’inizio del campionato probabilmente hanno faticato a trovare la giusta sintonia con la categoria, e ha pagato dazio il precedente allenatore. Poi Ranieri ha rimesso le cose a posto, restituendo tranquillità e convinzione ai giocatori.”

Un po’ come quando sulla panchina cagliaritana subentrava lei, che era noto per la capacità di instillare nei calciatori grande grinta e carica agonistica.

“Ottenemmo due salvezze, una in B e un’altra in A, che non ho mai dimenticato e alle quali ripenso con immenso piacere. In particolare nell’annata 2001-2002, quando si rischiava seriamente la serie C, facemmo un girone di ritorno spettacolare, giocando un calcio corale, frizzante e piacevole.

In serie A invece, anni più tardi, riuscimmo a confermare la categoria addirittura con un paio di giornate d’anticipo. Quella era una squadra trascinata da un David Suazo incontenibile, capace di segnare 22 gol e di battere perfino il record stagionale del grande Gigi Riva. Fu una soddisfazione unica per un ragazzo eccezionale come David.”

I sardi nel primo turno dei playoff potrebbero affrontare il Palermo. Un anticipo di questo scontro si avrà già sabato prossimo, in Sardegna. Come vede i rosanero? Che tipo di avversario troverà il Cagliari?

“Devo dire che ero convinto che il Palermo potesse fare qualcosa di più in questo campionato. Vedevo la compagine siciliana come una squadra brillante e attrezzata. Ad ogni modo con ogni probabilità disputerà i playoff, e a quel punto potrebbe accadere davvero qualsiasi cosa. È difficile azzardare pronostici”.