Cremonese, ecco Jamie Vardy: "Sottovalutato da tutta la vita, ora voglio salvare il club"

A Cremona è il giorno di Jamie Vardy. L’attaccante inglese, clamoroso colpo di mercato finale della Cremonese, si è presentato oggi pomeriggio in conferenza stampa: “All’inizio quando si parlava di questa possibilità ho preso in considerazione tanti fattori. In primis ho pensato alla mia famiglia, per fortuna la tecnologia ci ha aiutato: ho parlato con l’allenatore e mi ha trasmesso la sua passione. Lavoro per farmi trovare pronto quando il mister avrà bisogno”.
Come sono andati i primi giorni in Italia?
"È stato fantastico finora, la città è tutto fuorché tranquilla come mi avevano detto. È stato tutto molto divertente, ho scoperto un po’ la città e conosciuto tanti tifosi, sono salito sul Torrazzo. La problematica al momento è rappresentata dalla lingua, ma il calcio è un linguaggio universale”.
Vedi qualche parallelo con l’esperienza a Leicester?
"Dopo aver parlato con la proprietà (Arvedi) e il tecnico (Nicola), ho capito che l’obiettivo primario è la salvezza,il mantenimento della categoria. Anche a Leicester era così, poi chiaramente si cerca di dare il massimo in ogni gara. Nel calcio chiunque può battere chiunque, è per questo che ci alleniamo”.
Potresti esordire già a Verona nella prossima di campionato?
“Ho cercato di mostrare sui social che in estate mi stavo tenendo in forma il più possibile, tornare ad allenarmi con la squadra è stato incredibile e mi sento molto bene, quasi al meglio. È chiaro che dovrò migliorare ancora, la decisione spetterà al tecnico”.
Hai fatto una promessa ai tuoi figli?
“No, gli ho solo dovuto dire che ci saremmo trasferiti all’estero. Sono stati subito molto contenti dell’idea. Arriveranno in un secondo momento a causa del visto, ma siamo tutti molto felici per questa nuova esperienza”.
Hai parlato con Claudio Ranieri della Serie A?
“Da quando ero giovane ho sempre guardato il campionato italiano in tv, in Inghilterra vedevamo in chiaro tutte le partite della Serie A. È competitivo, tra i migliori al mondo: forse c’è più tattica che in Premier, ma oltre a Ranieri ho giocato con Maresca: ho parlato con lui tutta l’estate, ha speso parole bellissime per questa città e la società, da lì in avanti non ho più esitato. Non ho ancora avuto modo di parlare con mister Ranieri, ma lui ha sempre speso belle parole per me e non voglio deluderlo”.
Quanti club hai rifiutato per approdare a Cremona?
“Non mi sento di parlare dei club rifiutati, ho preso la decisione insieme alla mia famiglia e ne sono molto contento”.
Un idolo da bambino?
“Se penso all’Italia e a un idolo cito Del Piero, da bambino lo guardavo tanto”.
Come ti ha convinto Nicola?
“Sono stato sottovalutato, per tutta la mia carriera, e ho sempre faticato e lavorato per far ricredere tutti. A inizio stagione in pochi credono alla salvezza della Cremonese: combattere per invertire i pronostici è ciò che mi ha convinto. È un ottimo inizio, ma sappiamo che sarà lunga”.
Cosa significa indossare una maglia che è stata di Vialli?
"Non sto più nella pelle: ho voglia di mostrare a tutti quanti perché sono qui: voglio smentire chi dubita di me e dare battaglia per tutti i minuti, insieme ai miei compagni, per ottenere risultati. Speriamo che alla lunga sarà sufficiente per salvarci”.