Il cagliaritano Tresoldi esplode in Germania. Parla il papà: "L'Italia? Non ha mai chiamato. Adesso avanti con l'Under 21 tedesca"

Il cagliaritano Tresoldi esplode in Germania. Parla il papà: "L'Italia? Non ha mai chiamato. Adesso avanti con l'Under 21 tedesca"
Oggi alle 08:15Altre notizie
di Redazione TuttoCagliari

La sfida di Champions League tra Atalanta e Brugge avrà un sapore particolare per la famiglia Tresoldi. Sul terreno del Gewiss Stadium, infatti, scenderà in campo Nicolò, attaccante nato a Cagliari il 20 agosto 2004 che da qualche anno veste la maglia della nazionale tedesca.

Il giovane bomber ha scelto la Germania come patria calcistica fin dall’età di 13 anni, quando si è trasferito ad Hannover, e oggi rappresenta una delle promesse più interessanti del calcio europeo. La sua presenza a Bergamo porta con sé un intreccio di emozioni: suo padre, Emanuele Tresoldi, è stato infatti terzino dell’Atalanta negli anni ’90.

Un destino che sembra chiudere un cerchio, con la famiglia di nuovo protagonista in città, anche se in ruoli diversi. Proprio Emanuele, intervistato da Tuttomercatoweb, ha raccontato la sua emozione nel vedere il figlio calcare lo stesso prato che un tempo fu anche il suo.

Che effetto ti fa questo Atalanta-Brugge?
"A primo impatto al sorteggio ero senza parole, pensi a quanto sia incredibile il destino. Mi fa un certo effetto, lo ammetto. E sono emozionato. Per i miei trascorsi all'Atalanta, il fatto che ora calcherà quel campo mio figlio. Poi la mia famiglia è da parte di mia moglie bergamasca, quindi sarà una partita particolarmente sentita".

Anche per te sarà il momento di tornare a Bergamo
"Trovando peraltro uno stadio rinnovato. Il vecchio era molto rustico e temuto sicuramente dalle squadre avversarie. A Bergamo il calcio è vissuto in modo viscerale, si sentiva il fattore campo".

Il percorso di Nicolò è stato fin qui diverso, lontano da Bergamo. A partire già dai natali
"Abbiamo vissuto a Gubbio dove tutt'ora usiamo come base ma con mio suocero maestro di golf in Sardegna avevamo un appoggio lì e Nicolò è nato così a Cagliari. Mia moglie lavora nell'aviazione civile e all'epoca per una compagnia aerea, abbiamo così deciso di fare un'esperienza di vita all'estero. E così ci siamo trasferiti in Germania, ad Hannover. Nicolò aveva 13 anni, dopo poco è entrato nel settore giovanile dell'Hannover e da lì è partito tutto".

Oggi Nicolò ha 21 anni e da 3 rappresenta la Germania per le selezioni giovanili. Possibile che l'Italia non si sia mai fatta avanti?
"Lo posso capire perché diciamo che Nicolò era un po' 'nascosto'. Nel senso che giocava nelle giovanili di una squadra di Zweite Bundesliga ed evidentemente era meno visibile magari di altri. La Federcalcio tedesca ci ha invece aspettato e non appena sono arrivati i documenti per la cittadinanza è arrivata la chiamata. Adesso è con l'Under 21 e certamente completerà il ciclo con essa. Poi vedremo"