Sette persone arrestate per streaming illegale. De Siervo: "E' finita l'epoca dell'impunità"

Sette persone arrestate per streaming illegale. De Siervo: "E' finita l'epoca dell'impunità"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 15:00Altre notizie
di Paola Pascalis

La Polizia di Stato ha emesso un comunicato riguardante un'operazione che ha portato all'arresto di 7 persone legate al mercato dello streaming illegale di contenuti calcistici: "Distribuivano ad un numero elevatissimo di utenti, palinsesti live e contenuti on demand protetti da diritti televisivi di proprietà di piattaforme come Sky, Dazn, Mediaset, Amazon prime e Netflix, tramite un sistema di Iptv illegali, con profitti mensili stimati in milioni di euro.

Al termine dell’indagine "Gotha 2" svolta dai poliziotti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica di Catania, coordinata dal Servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica di Roma, sette persone sono state arrestate. Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla diffusione illecita di palinsesti televisivi ad accesso condizionato (pay-tv), accesso abusivo a sistema informatico e frode informatica. L’attività investigativa che ha portato agli arresti è il naturale proseguimento dell’indagine “Gotha” conclusa nel 2022. Attraverso l’analisi dei dispositivi sequestrati (computer, smartphone, server) e dell’elevato volume di flussi finanziari, gli investigatori hanno raccolto materiale utile a confermare e delineare con precisione l’esistenza di un’associazione criminale, gerarchicamente organizzata con distinti e precisi ruoli al suo interno. I vertici del gruppo criminale erano presenti sia sul territorio nazionale, in particolare a Catania, Roma e Brescia, sia all’estero. Gli arrestati sono ritenuti dagli investigatori al vertice del mercato illegale dello streaming italiano perché, oltre a dirigere l’associazione, decidevano anche i costi degli abbonamenti, le eventuali sospensioni del servizio e le modalità di distribuzione dei dispositivi, coordinando i singoli operatori in tutto il Paese.

Per lo svolgimento dell’attività, il gruppo criminale sfruttava una infrastruttura tecnica articolata che prevedeva l’utilizzo di numerosi server noleggiati presso società di hosting estere, la cui gestione era affidata agli esperti dell’organizzazione. Per sviare le eventuali indagini su di essi, gli arrestati utilizzavano applicazioni di messaggistica crittografata, identità fittizie e documenti falsi per l’intestazione di utenze telefoniche, carte di credito, abbonamenti televisivi e noleggio dei server. I profitti accertati solo nell’arco temporale dell’indagine, ammontano a circa 10 milioni di euro, ma si stima che i danni per l’industria audiovisiva possano superare i 30 milioni di euro mensili, considerando che il sistema gestiva circa il 70 per cento dello streaming illegale nazionale, pari a oltre 900mila utenti".

Un'operazione su cui ha voluto dire la sua anche l'Amministratore Delegato della Serie A Luigi De Siervo, da sempre in prima linea nella lotta alla pirateria: “Grandi complimenti alle Autorità, che con questa operazione assestano un colpo forte alla pirateria nella quotidiana battaglia per la legalità nel nostro Paese. Abbiamo imparato sulla pelle delle persone oneste che tutti gli imprenditori e i lavoratori del mondo dello sport, del cinema e della televisione subiscono, tutti i giorni, danni consistenti a causa dello streaming illegale. La pirateria non solo impoverisce il sistema calcio, ma mette a rischio la sicurezza informatica degli utenti e alimenta circuiti criminali. Quella portata a segno è un'operazione tra le più importanti mai condotte, che ha colpito il vertice del mercato illegale dello streaming in Italia: quasi un milione di utenti e profitti per svariati milioni al mese danno la dimensione del fenomeno e dimostra che tutti ora possono essere intercettati e perseguiti per risarcire il danno creato. I fruitori di siti o piattaforme pirata devono sapere che è finita l'epoca dell'impunità, saranno chiamati a rispondere delle proprie azioni ".