Un avvio che fa sognare: ma il Cagliari conosce bene le difficoltà della Serie A

Un avvio che fa sognare: ma il Cagliari conosce bene le difficoltà della Serie ATUTTOmercatoWEB.com
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di Redazione TuttoCagliari.

L’aria che si respira oggi intorno al Cagliari è di entusiasmo: i risultati in Coppa Italia, il buon avvio in campionato, il ritrovato protagonismo di giocatori come Belotti e la crescita di tanti giovani hanno riportato fiducia all’Unipol Domus. La squadra di Pisacane ha dimostrato carattere e identità, elementi che lasciano ben sperare per un campionato sereno e magari anche per togliersi qualche soddisfazione contro avversari di livello superiore.

Tuttavia, per capire il reale peso di questo avvio, basta guardare alla storia recente. Negli ultimi dieci anni il Cagliari ha vissuto stagioni spesso complicate, con la salvezza raggiunta solo all’ultimo respiro o addirittura mancata. Dopo il ritorno in Serie A nel 2016/17, i rossoblù hanno alternato piazzamenti tranquilli a campionati sofferti: 11° posto nel 2016/17, 13° nel 2017/18, poi una serie di stagioni altalenanti con il 15° posto nel 2018/19 e il 14° nel 2019/20. Il 2020/21 ha segnato una delle annate più difficili, con la permanenza conquistata solo alla penultima giornata e un 16° posto a quota 37 punti. Ancora peggio è andata nel 2021/22, con la retrocessione al 18° posto.
Il club ha poi ritrovato la Serie A grazie alla cavalcata con Ranieri in B (2022/23), ma anche dopo il ritorno tra i grandi le sofferenze non sono mancate: nel 2023/24 e nel 2024/25 la squadra ha chiuso rispettivamente al 16° e al 14° posto, ancora una volta restando a lungo nella parte bassa della classifica. In pratica, negli ultimi dieci anni, solo due volte il Cagliari ha chiuso nella parte sinistra della graduatoria (11° nel 2016/17 e 10° nel 2018/19), mentre in ben sei stagioni si è piazzato dal 14° posto in giù, con una retrocessione nel mezzo.

Questi numeri raccontano un club che troppo spesso ha dovuto misurarsi con il rischio di retrocessione. E per questi motivi statistici, si trova dell’analisi della redazione di Scommesse.io, nello specifico nella guida alle quote retrocessione Serie A. Secondo le quote in questa stagione 2025-26, che si annuncia infuocata, i pronostici di inizio anno puntano il dito su cinque squadre principali destinate a una battaglia all'ultimo sangue per la permanenza in Serie A: Pisa, Cremonese, Sassuolo, Lecce e Parma. Queste formazioni, tra neopromosse e reduci da annate altalenanti, si daranno battaglia fino all'ultimo per conservare la permanenza nella massima serie. A fare la differenza, oltre al valore delle rose, potrebbe essere anche l'esperienza dell'allenatore, un fattore che potrebbe rivelarsi cruciale.

Pisa, missione salvezza per Gilardino
Il Pisa è tornato in Serie A dopo 34 anni di assenza, un'impresa storica targata Filippo Inzaghi, maestro delle promozioni dalla B alla A. Arrivati in massima serie, il testimone sulla panchina dei toscani è stato raccolto da Alberto Gilardino. In rosa sono rimasti molti elementi che giocavano in nerazzurro già tra i cadetti, in più, oltre a elementi funzionali come Michel Aebischer in prestito dal Bologna, sono arrivati profili di grande esperienza e dal passato illustre come Raul Albiol, Juan Cuadrado, giocatori in cerca di riscatto come M'Bala Nzola e una scommessa come Calvin Stengs dal Feyenoord, ma è tutto da vedere come questi elementi riusciranno a integrarsi tra loro. Nelle prime tre gare di Serie A il Pisa ha raccolto un solo punto merito del pari con l'Atalanta (1-1), poi sono arrivati due ko di misura contro Roma (0-1) e Udinese (0-1).

Cremonese, tutto sulla 'garanzia' Nicola
La Cremonese, tornata in Serie A dopo due anni di purgatorio in B grazie ai playoff vinti contro lo Spezia, punta tutto sull'esperienza per non fare la fine della discesa precedente. La rosa dei grigiorossi è bilanciata, con un 3-5-2 solido firmato Davide Nicola. In porta c'è un elemento affidabile come Emil Audero, regge le barricate, la difesa può contare su Filippo Terracciano, il capitano Matteo Bianchetti e l'acquisto estivo Federico Baschirotto. A centrocampo con Jari Vandeputte e Michele Collocolo è arrivato Warren Bondo dal Milan, mentre in attacco come partner di Federico Bonazzoli c'è Tonny Sanabria. Il valore aggiunto, ad ogni modo, potrebbe essere Davide Nicola, allenatore artefice di salvezze impossibili come quelle ottenute con Crotone, Genoa, Salernitana e Cagliari. L'avvio è stato ottimo con il sorprendente blitz di San Siro contro il Milan (1-2), seguito dalla vittoria nello scontro salvezza col Sassuolo (3-2) e dal pari in casa del Verona.

Sassuolo: il ritorno lampo e la fame di riscatto
Il Sassuolo, retrocesso nel 2023-24 dopo 11 anni Serie A, è stato protagonista di un'immediata risalita dominando nettamente il campionato cadetto della scorsa stagione. I neroverdi sono riusciti nell'impresa guidati da Fabio Grosso, rimasto sulla panchina emiliana anche in Serie A, mantenendo buona parte dell'ossatura, incluso il capitano Domenico Berardi, che ormai sembra essersi legato a vita al club, nonostante in passato sia stato cercato da tante big. Dopo tre giornate il Sassuolo ha 3 punti in classifica: dopo i ko contro i campioni d'Italia del Napoli (0-2) e contro i rivali salvezza della Cremonese (3-2), è arrivata una prestigiosa vittoria interna contro la Lazio (1-0).

Lecce, i tifosi sperano in un'altra impresa
Il Lecce nello scorso campionato ha evitato la retrocessione per un soffio. Quest'anno per i salentini, che si sono privati di due elementi importanti come l'attaccante Nikola Krstovic e il difensore Federico Baschirotto, ceduti ad Atalanta e Cremonese, riuscire a difendere la categoria potrebbe essere più difficile. L'impressione, infatti, è che la rosa dei salentini costruita da Pantaleo Corvino, nonostante gli innesti in prestito di Francesco Camarda e Riccardo Sottil, provenienti da Milan e Fiorentina, sia più fragile rispetto a quella dello scorso anno, con molte scommesse come Jamil Siebert e Nikola Stulic. In più, in panchina c'è un tecnico come Eusebio Di Francesco, che da diverse stagioni non riesce più a ottenere risultati degni di nota e che nell'ultima annata è retrocesso col Venezia. L'avvio dei giallorossi è stato complicato con un solo punto in tre giornate frutto del pari a reti bianche sul campo del Genoa, poi due ko di fila contro Milan (0-2) e Atalanta (4-1).

Parma e la scommessa Cuesta
Il Parma è un'altra delle squadre che ha conquistato una salvezza sofferta nello scorso campionato. Artefice è stato Christian Chivu, subentrato in corsa a Fabio Pecchia. Il romeno però, in estate, è passato ad allenare l'Inter e la panchina di una squadra che ha ceduto i suoi elementi migliori (Giovanni Leoni al Liverpool, Ange-Yoan Bonny all'Inter, Simon Sohm alla Fiorentina) e Dennis Man al PSV), è stata affidata a un tecnico giovane ed emergente come Carlos Cuesta, in passato collaboratore di Mikel Arteta all'Arsenal. I nomi arrivati per sostituire le partenze eccellenti, non sembrano all'altezza, e il Parma al momento sembra una delle principali candidate a scendere. Nelle prime tre giornate un solo punto frutto del pari casalingo con l'Atalanta (1-1) che era stato preceduto dal ko dell'esordio con la Juve (2-0) e dalla sconfitta nello scontro diretto col Cagliari (2-0).