Qui Bologna - Sartori: "Perché non sarei dovuto restare? Qui mi trovo bene"

Lunga intervista per Giovanni Sartori, responsabile dell’area tecnica del Bologna, che sulle pagine de La Repubblica (edizione bolognese) ha raccontato la sua visione sul presente e sul futuro del club rossoblù. Dalla scelta di restare nonostante le sirene di mercato al progetto tecnico in costruzione, il dirigente ha toccato diversi temi centrali per la società felsinea.
"Perché non sarei dovuto restare? - ha esordito Sartori -. Se i soldi fossero stati un criterio non sarei stato trent’anni al Chievo. Dove mi trovo bene io rimango, se benvoluto. Qui mi trovo benissimo, si lavora in armonia, mi sento apprezzato da Saputo e Fenucci e dai bolognesi. Bologna è una piazza educata e competente. Tutto questo per me fa la differenza. Il metodo Atalanta non è replicabile perché qui manca un rifornimento dal basso, manca il vivaio. Il settore giovanile deve crescere, ci stiamo provando. Mi auguro di vedere risultati nel giro di un paio di anni e intendo dire titolari da Serie A“. Il dirigente rossoblù ha spiegato così le differenze tra il Bologna e il mondo Atalanta".