Paolo Esposito: "Caprile? Non sarebbe al Cagliari se Conte l'avesse ritenuto indispensabile. Felici? Un peccato che Nicola lo tenga fuori"

Con l'avvicinarsi della 36^ giornata di campionato, la redazione di TuttoCagliari.net ha avuto il piacere di fare il punto della situazione sul Cagliari e sul campionato con il giornalista Paolo Esposito, ideatore e conduttore del programma televisivo "Area di Rigore".
Nell’ultimo turno di campionato, contrariamente alle aspettative, il Cagliari ha rimediato una brutta sconfitta contro l’Udinese. Nonostante ciò i rossoblù hanno un buon margine sul Venezia a tre turni dal termine. Come valuti questa battuta d’arresto per i rossoblù?
"Te lo avevo detto nell’intervista della scorsa settimana: l’Udinese è una compagine ostica, e così è stato. I friulani hanno dato filo da torcere anche alla capolista Napoli al Maradona. In questa situazione ci si poteva anche accontentare di un pareggio, ma la difesa del Cagliari ha dormito in entrambi i gol subiti. Forse, dopo la vittoria contro l’Hellas al Bentegodi, i giocatori hanno pensato di essere già salvi. Ma non è così: la salvezza arriverà solo quando ci sarà la certezza aritmetica, e nulla di più".
Cagliari che sabato farà visita a un Como reduce da cinque vittorie consecutive. Che gara ti aspetti?
"Sarà molto dura per i rossoblù in riva al lago. La squadra lariana è lanciatissima e punta con decisione alla qualificazione per la Conference League. Mi aspetto qualcosa in più da Luvumbo al Sinigaglia e soprattutto mi aspetto che il mister Nicola scelga di schierare Gaetano dal primo minuto. Il Cagliari ha bisogno delle sue giocate e dei suoi gol, come accadde nella scorsa stagione. Gaetano fu decisivo, salvando la squadra da una retrocessione ormai molto probabile grazie ai suoi gol e assist determinanti".
L’uomo del momento, in casa rossoblù, è sicuramente Elia Caprile. Il portiere, secondo gli ultimi rumors di mercato, sarebbe finito nel mirino del Milan e di alcuni club di Premier League. Qualora il Cagliari dovesse riscattare il cartellino dal Napoli, per poi rivendere il giocatore, questo potrebbe essere un rimpianto per il club partenopeo?
"Ma no. Antonio Conte vuole un altro tipo di portiere per il prossimo anno. Se davvero avesse considerato Caprile indispensabile per il Napoli, non avrebbe dato il suo consenso alla cessione al Cagliari. In ogni caso, al momento, Caprile è ancora di proprietà del Napoli. Ritengo che i nomi più probabili per difendere i pali azzurri la prossima stagione siano Chevalier del Lille e Milinkovic-Savic del Torino. Non escludo, inoltre, una possibile cessione di Alex Meret, che è nel mirino di alcune squadre inglesi e della Lazio di Marco Baroni, ex difensore del Napoli del secondo scudetto".
Come valuti, nel complesso, la stagione di Mattia Felici? Dopo essersi messo in luce nei primi mesi del 2025, il giocatore fatica a ritagliarsi spazio.
"Dopo averlo visto dal vivo a San Siro contro il Milan, mi fece un’ottima impressione. Pensavo davvero che potesse esplodere, tanto da consigliarlo anche ad Aurelio De Laurentiis per il Napoli. Non so perché Nicola ora lo tenga fuori. È un vero peccato".
Nei prossimi tre turni di campionato, il Napoli troverà sul proprio cammino Genoa, Parma e Cagliari. Vedi delle insidie in queste tre gare?
"Le insidie ci sono sempre, specialmente in Serie A. Detto ciò, il Napoli può contare sulla miglior difesa d’Italia e anche d’Europa, viste le poche reti subite. I calciatori e Antonio Conte, che darà ulteriore carica ai suoi ragazzi, non si faranno sfuggire questa ghiotta occasione per vincere uno Scudetto sudato e strameritato. Il Napoli è stata la squadra più spesso in vetta alla classifica: ben 18 volte, contro le 9 dell’Inter. E l’Inter, va detto, deve ringraziare Sommer per alcune parate miracolose che hanno permesso il raggiungimento di certi traguardi, così come l’allenatore del Barcellona, che sul 2-3 al 90° a San Siro non ha avuto l’intelligenza tattica di chiudere la partita. Il Barcellona, per quanto mostrato in quelle due sfide, avrebbe meritato la finale di Champions, senza se e senza ma. Senza contare anche l’arbitraggio sfavorevole che ha subito".