Borghi: "Cagliari, Unipol Domus non è più un fortino. Calo coinciso con l'infortunio di Belotti, a gennaio servirà una punta"

Borghi: "Cagliari, Unipol Domus non è più un fortino. Calo coinciso con l'infortunio di Belotti, a gennaio servirà una punta"TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 21:45News
di Vittorio Arba

Tramite un video postato sul proprio canale YouTube, il giornalista Stefano Borghi ha analizzato Cagliari-Sassuolo, match valido per la nona giornata di Serie A, che ha visto gli ospiti prevalere per 1-2. Di seguito le parole del telecronista Sky Sport, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Il momento del Sassuolo è ottimo, soprattutto dopo una partenza difficile. Qualcuno, all’inizio, pensava addirittura che quella di Grosso potesse essere una delle prime panchine a rischio. Invece il Sassuolo è venuto fuori con la sua qualità e con una precisa idea di squadra. Questo Sassuolo, che ha conquistato la quarta vittoria nelle ultime sette partite, sta trovando continuità di risultati e sta anche giocando bene. Nonostante sia una neopromossa, ha una rosa con valori tecnici importanti, sia per gli acquisti estivi che per i giocatori rimasti. È una squadra allenata con un’idea chiara, efficace e piacevole, che sta già portando i suoi frutti. Il Sassuolo ha trovato una spinta notevole e ora ha 13 punti dopo nove giornate, un bottino importante considerato che si trova in un momento di emergenza, con diversi punti di riferimento mancanti. Penso a Berardi, assente a Cagliari, o a Laurienté, che invece ha sbloccato la partita su punizione dopo essere stato in panchina nel turno precedente. Anche Muharemovic, probabilmente il difensore principale della squadra, ha dato stabilità a un reparto che inizialmente destava qualche dubbio, mentre il portiere Muric e Idzes si stanno adattando con rapidità. La crescita è stata evidente, merito soprattutto del centrocampo, il vero cuore del Sassuolo. È il reparto che armonizza tutto il gioco, protegge una difesa giovane e alimenta un attacco di qualità. Matic, in particolare, è il perno della squadra: un equilibratore, un punto di riferimento, un giocatore che con la sua esperienza tiene in piedi l’intero sistema. Accanto a lui il rientro di Thorstvedt è fondamentale — un centrocampista fisico, verticale e dinamico — mentre Koné aggiunge imprevedibilità e fantasia. Davanti, anche senza Berardi, Volpato ha dato buoni segnali, mentre Laurienté e Pinamonti rappresentano due attaccanti di livello, non certo da neopromossa.

Il gol di Laurienté è stato splendido, e quello di Pinamonti ancora di più: un gesto tecnico che ha ricordato il suo grande potenziale. Se riuscirà a ritrovare continuità, potrà tranquillamente tornare in doppia cifra. Passando al Cagliari, avevo espresso giudizi molto positivi a inizio stagione: Pisacane, alla prima esperienza, aveva mostrato idee chiare, versatilità e coraggio. Le prime partite erano state buone, con prestazioni convincenti anche contro avversarie di alto livello come Inter e Napoli.
Ora, però, il trend si è invertito: solo due punti nelle ultime cinque gare e tre sconfitte interne consecutive. Il problema principale è che l’Unipol Domus non è più un fortino, e questo pesa. Non è un caso che il calo sia coinciso con l’infortunio di Belotti, che aveva iniziato bene sia per i gol sia per l’esperienza e la presenza che garantiva in attacco. Borrelli si impegna, ma non può offrire lo stesso rendimento e mestiere. È chiaro che a gennaio servirà un rinforzo offensivo. Il gol ritrovato di Sebastiano Esposito, dopo oltre 280 giorni, è un premio meritato: ora deve costruire continuità, perché i suoi gol saranno fondamentali. Anche Felici, con il suo ingresso, ha dato vivacità e coraggio. Il Cagliari deve ritrovare la capacità di concretizzare e di sfruttare meglio le partite casalinghe, perché la spinta del pubblico è una risorsa importante. Il calendario non aiuta — ci sono due trasferte difficili in arrivo — ma ciò che più manca ai rossoblù, in questo momento, è un riferimento offensivo come Belotti. Vedremo se le prossime partite serviranno a invertire la rotta".