Bruno Corda: "Cagliari, ieri nessun miracolo. Preoccupa la mancanza di continuità e di certezze"
Nel corso della sua trasmissione Rossoblù 100, il giornalista Bruno Corda ha commentato il ko del Cagliari di ieri pomeriggio, con i rossoblù che hanno ceduto il passo al Sassuolo, vittorioso per 1-2 all'Unipol Domus. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Il Cagliari è stato sconfitto in casa dal Sassuolo per 2-1: un risultato pesante, perché arriva dopo una partita in cui i rossoblù hanno dato la sensazione di non riuscire mai a entrare davvero in partita. Il primo gol di Esposito con la maglia del Cagliari non è bastato per riaprire una gara che sembrava già scritta. Dopo il pareggio di Udine e la rimonta di Verona, oggi non c’è stato nessun miracolo. Il Cagliari ha perso meritatamente: non ha creato occasioni, ha sofferto la maggiore qualità e la fisicità del Sassuolo, e soprattutto non ha dato l’impressione di avere in campo la stessa fame e la stessa convinzione viste in altre giornate. A questo punto, la classifica si complica, ma soprattutto preoccupa la mancanza di continuità e di certezze. Non si può passare dal carattere mostrato contro il Verona a una prestazione così opaca davanti al proprio pubblico. Al Cagliari è mancato quello spirito identitario che lo aveva sempre contraddistinto. L’orgoglio, la voglia di non mollare mai, di lottare anche quando le cose vanno male. È una squadra che sembra aver perso un po’ di fiducia, e questo si riflette in campo.
Il Cagliari deve ritrovare se stesso: la sua anima, la sua rabbia, la sua identità. Quando parliamo di orgoglio rossoblù, non è una frase fatta — è ciò che ha sempre permesso a questa squadra di superare momenti difficili. È un gruppo giovane, ma deve capire che a Cagliari il pubblico, la maglia, la storia pretendono qualcosa in più. E se mancano entusiasmo e compattezza, si fa fatica contro chiunque. Bisogna rimettere insieme i pezzi, ritrovare serenità e ritrovare quella leggerezza che oggi non si è vista. Non servono processi, ma consapevolezza. Ci vuole equilibrio, umiltà e soprattutto la voglia di rappresentare di nuovo con orgoglio questi colori. Da qui deve ripartire il Cagliari".