Cagliari, aria d’America: un nuovo corso per il club rossoblù

Cagliari, aria d’America: un nuovo corso per il club rossoblùTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 16:15News
di Martina Musu

Il Cagliari cambia pelle, o quantomeno comincia a farlo. Anche la società rossoblù, infatti, si avvia verso una progressiva americanizzazione, pur mantenendo saldamente nelle mani di Tommaso Giulini il controllo del club. È ufficiale da qualche giorno l’accordo tra la Fluorsid, la holding dell’attuale presidente, e un gruppo di investitori statunitensi coordinati da Maurizio Fiori, manager cresciuto in Sardegna ma con un lungo percorso professionale negli Stati Uniti. L’operazione riguarda la cessione di una “minoranza qualificata”, pari al 40% del club. Una quota che, nel calcio moderno, ha un significato molto preciso: chi investe quasi metà della società non lo fa per restare un socio silente, né per limitarsi a partecipare agli aumenti di capitale senza incidere realmente nelle strategie. È un passo che guarda al futuro, con l’idea di aprire nuovi orizzonti tecnici, finanziari e commerciali.

Il motivo alla base dell’ingresso dei nuovi investitori è chiaro, come sottolineato anche da Guerin Sportivo: il nuovo stadio “Gigi Riva”. Un progetto ambizioso e necessario, che richiede risorse importanti e una visione internazionale. In un calcio italiano in cui le infrastrutture rappresentano spesso l’ostacolo più grande alla crescita, l’arrivo di capitali americani apre scenari profondi: competenze manageriali diverse, modelli di business all’avanguardia e un approccio più moderno alla gestione del club.

La verità è che i club italiani di fascia media, oggi, hanno ancora costi contenuti rispetto ai grandi mercati europei. Ed è proprio questo che rende l’Italia un terreno fertile per investitori stranieri desiderosi di scommettere sul potenziale inespresso del nostro calcio.

Il Cagliari, così, si prepara ad aprire una nuova fase della sua storia, con la speranza che il mix tra radici sarde e visione americana possa trasformarsi in un progetto vincente.