Viviano: "Caprile mi fa impazzire, spero abbia un'opportunità in una big. Ma non è semplice..."

Viviano: "Caprile mi fa impazzire, spero abbia un'opportunità in una big. Ma non è semplice..."
Ieri alle 23:15News
di Vittorio Arba

Ospite del podcast Centrocampo, Emiliano Viviano ha ripercorso la sua carriera e ha trovato spazio per elogiare un portiere come Elia Caprile, idolo dell'ex portiere - tra le altre - di Brescia, Bologna, Fiorentina e Sampdoria, oltre che della Nazionale. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net.

Come mai, secondo te, non sei mai riuscito ad approdare in un grande club?

"Eh, è colpa mia. Perché io, sinceramente – ma lo dico con tutta la sincerità del mondo – non c’ho mai avuto voglia di fare niente. Cioè, per me era serissimo il discorso della partita, il voler vincere. Dato tutto me stesso a livello emotivo, a livello di coinvolgimento. Però, per fare poi un salto di qualità, ti devi migliorare negli allenamenti, devi lavorare. Io mi sono allenato il 20% di un collega mio della stessa generazione. Allo stesso tempo ho avuto anche un carattere difficile, sotto alcuni punti di vista, che per me è un pregio, ma nel mondo del calcio non è un pregio. Io dico sempre quello che penso, e questo mi ha portato ad avere scontri con allenatori, dirigenti… e quindi ti fai una nomea. Però, insomma, la mia carriera l’ho fatta: ho giocato in Nazionale in un periodo in cui c’era Buffon. I miei competitor erano portieri come Sirigu, De Sanctis, Consigli, Mirante, Marchetti… gente che ha fatto carriere importanti. Io in quel periodo ho giocato: quando non c’era Gigi, ho fatto anche un po’ di partite da titolare in Nazionale. Quindi ho giocato in grandi piazze, perché Fiorentina, Sampdoria, Bologna sono grandi piazze. Poi, come dico spesso, siccome il ruolo del portiere è molto particolare… oggi, per dirti, c’è un portiere che a me fa impazzire, che è Caprile, e che spero abbia un’opportunità. Però ad oggi, no: l’Inter ha Sommer, il Milan ha Maignan, la Juve Di Gregorio, la Roma Svilar. Anche lui, pur bravo, se non si crea una situazione, magari sarà difficile arrivare a quel livello, no? Si deve creare una situazione".