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ESCLUSIVA TC - DAVIDE BALLARDINI: "Cagliari, stagione positiva ma... capisco i tifosi che vorrebbero più soddisfazioni sul piano del gioco e dei risultati. La strada giusta per migliorarsi? Un mix di veterani affidabili e di giovani talentuosi"

ESCLUSIVA TC - DAVIDE BALLARDINI: "Cagliari, stagione positiva ma... capisco i tifosi che vorrebbero più soddisfazioni sul piano del gioco e dei risultati. La strada giusta per migliorarsi? Un mix di veterani affidabili e di giovani talentuosi"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Serra
venerdì 30 maggio 2025, 15:59Primo piano
di Matteo Bordiga

Il suo nome è marchiato a fuoco nella storia recente del Cagliari Calcio. Perché una salvezza come quella ottenuta sulla panchina rossoblù da Davide Ballardini nella stagione 2007-’08 – impresa disperata e, secondo molti analisti dell’epoca, ai limiti dell’impossibile – incendia i cuori della gente, lasciando in bocca un sapore dolce e vellutato assimilabile a quello dei grandi trionfi, delle vittorie memorabili. E, anche a distanza di tanti anni, resta scolpita nella memoria.

Oggi il tecnico ravennate, interpellato da Tuttocagliari.net, commenta le vicende del Cagliari attuale, sospeso tra l’esigenza primaria di mantenere la categoria e l’ambizione, più e più volte invocata dai tifosi, di alzare l’asticella per inseguire obiettivi più nobili.

Davide, proviamo ad azzardare un bilancio – equilibrato – di fine stagione. Lei come considera quest’annata dal Cagliari, tra pro (salvezza arrivata con una giornata d’anticipo) e contro (gioco mai convincente, difesa colabrodo e attacco piuttosto asfittico)?

“La stagione è stata positiva, per via del mantenimento della categoria. È tuttavia chiaro che chi vuole bene al Cagliari desidererebbe ottenere qualche soddisfazione in più. E mi riferisco alle partite da vincere, al gioco espresso e alla posizione in classifica. Per cui capisco il tifoso rossoblù: da un lato è contento perché è rimasto in serie A, ma dall’altro sogna maggiori gratificazioni sul piano dei risultati e dell’espressione calcistica. A mio parere le gratificazioni arriveranno col consolidamento, ovvero col miglioramento costante della rosa – inserendo ogni anno uno o due elementi di qualità e tenendo i giocatori più affidabili – che poi significa, in proiezione futura, ambire a posizioni di classifica più lusinghiere.”

Il Cagliari quest’anno ha tirato poco in porta rispetto alla media della serie A. A suo giudizio per alimentare questo auspicabile consolidamento quali reparti è necessario potenziare sul mercato con maggiore priorità?

“Io quest’anno ho visto il Cagliari dal vivo una volta, a San Siro contro il Milan: in quell’occasione fece una buona partita. Credo che, un po’ alla volta, vada inserito qualche giocatore giovane, promettente e di buona qualità in tutti e tre i reparti: difesa, centrocampo e attacco. Penso a tre-cinque rinforzi: uno-due per ogni reparto.”

Magari attingendo anche alla primavera di Pisacane, che ha disputato un ottimo campionato e, soprattutto, si è aggiudicata la Coppa Italia di categoria.

“Beh, certamente il Cagliari ha dei talent-scout molto capaci che conoscono perfettamente le caratteristiche tecniche dei prospetti rossoblù più interessanti. Ecco, io affiancherei agli elementi più esperti e affidabili – ossia coloro che garantiscono un certo tipo di rendimento e sanno anche rendersi utili come uomini-spogliatoio – dei giovani di talento. Questo mix darebbe la possibilità di crescere progressivamente e di togliersi delle buone soddisfazioni. Per me è la strada da seguire.”