Lamberto Zauli: "Cagliari-Bologna gara da tripla, anche se gli emiliani - se non altro per i risultati raggiunti negli ultimi anni - sono leggermente favoriti. I sardi devono guardarsi indietro ma, al contempo, provare a sognare in grande"

L’ex fantasista del Bologna Lamberto Zauli, interpellato da Tuttocagliari.net, introduce la sfida in programma tra tre giorni all’Unipol Domus tra il Cagliari e la compagine felsinea allenata da Vincenzo Italiano.
Lamberto, a che gara assisteremo domenica quando si incroceranno, in terra sarda, Cagliari e Bologna?
“Questa prima fase del campionato ci ha mostrato che le partite sono sempre molto equilibrate, specie adesso che si deve ancora ben delineare la classifica della serie A. Insomma, c’è tanta imprevedibilità. Il Bologna avrà pure perso qualche punto nelle primissime giornate, ma stiamo parlando di una squadra dall’identità ben precisa e proveniente da campionati a dir poco strepitosi. Quest’anno gli emiliani hanno cambiato qualche pedina, ma ciononostante continuano a giocare bene e, in più, c’è sempre una bella alchimia tra società, pubblico e staff tecnico. Di conseguenza il Cagliari troverà sulla sua strada un ostacolo difficile da superare, anche se pure i sardi si stanno disimpegnando bene in questo avvio di stagione. Vedo la sfida dell’Unipol Domus come la classica gara da tripla, anche se il Bologna – se non altro per via dei risultati che ha conseguito negli ultimi anni – è leggermente favorito.”
Il Cagliari è partito meglio rispetto alle precedenti stagioni. Pisacane ha – quasi – stabilmente aggiunto un uomo in fase offensiva rispetto allo schieramento tattico adottato l’anno scorso da Davide Nicola, puntando spesso su un 4-3-2-1. Secondo lei è stata questa la svolta che ha portato gli isolani a ottenere risultati più lusinghieri?
“Premetto che iniziare bene il campionato è fondamentale, perché accresce la consapevolezza e l’autostima del gruppo. Poi quando un allenatore fa una certa scelta tattica è indispensabile che i suoi calciatori la accettino e la sposino in pieno: oggi il Cagliari ha questo tipo di identità tecnica e, bisogna ammetterlo, i risultati sono dalla parte di mister Pisacane.”
In prospettiva a che posizione di classifica potrebbero ambire Luperto e compagni? Si può pensare di andare oltre una semplice salvezza, magari avanzando verso il decimo-undicesimo posto?
“Io credo che le squadre come il Cagliari, per definizione, debbano innanzitutto guardarsi indietro: i pericoli, in serie A, sono sempre dietro l’angolo. Però al contempo è importante anche sperare di poter raggiungere traguardi diversi. Quindi i sardi devono tenere i piedi ben piantati per terra ma anche, contestualmente, provare a sognare in grande. È questo il giusto mix a cui deve puntare Fabio Pisacane, trasmettendo fiducia ed entusiasmo a tutto l’ambiente.”