Bologna, Zortea ancora alterno. Ma a Cagliari non faceva il terzino...

Il Resto del Carlino – edizione bolognese - ha analizzato l’impatto dei nuovi arrivi in casa Bologna, dove il percorso di inserimento non è stato semplice. Tra infortuni, acquisti dell’ultima ora e giocatori ancora alla ricerca della piena condizione, l’unico ad aver convinto senza esitazioni è stato Heggem, decisivo nella sfida con il Como.
Gli altri volti nuovi faticano a lasciare il segno: Rowe è ancora in attesa di spiccare il volo, mentre Ciro Immobile resterà ai box almeno fino alla sosta. Zortea, alla sua prima esperienza da titolare con doppio impegno stagionale, ha alternato prestazioni positive a passaggi a vuoto, in un contesto difensivo che continua a ruotare interpreti senza trovare una guida stabile. Un dettaglio non secondario: lo scorso anno al Cagliari era spesso impiegato come esterno alto nel 4-2-3-1, più che da terzino, ruolo in cui però il Bologna ha scelto di puntare sulle sue qualità in fase di spinta.
Il nodo centrale resta la fase difensiva. Nei primi sei incontri ufficiali – cinque di campionato e uno in Europa League – i rossoblù hanno collezionato appena un clean sheet, proprio contro il Como. In quella partita, vinta 1-0, la squadra non solo ha mantenuto inviolata la porta, ma ha anche prodotto il miglior numero di occasioni da rete, confermando quanto sia importante per i felsinei avere il controllo del gioco per rendere al meglio.
Il problema, però, va oltre la linea arretrata: il pressing e l’equilibrio difensivo devono essere supportati da centrocampo e attacco. Resta comunque evidente la mancanza di un vero leader difensivo, capace di comandare il reparto, accorciare e guidare la squadra nelle risalite.
Un anno fa il ruolo apparteneva a Sam Beukema, ceduto in estate al Napoli per 31 milioni più bonus. È rimasto Lucumí, finito nel mirino del Sunderland con un’offerta da 30 milioni, difensore prezioso nella costruzione ma ancora privo di quella leadership capace di trascinare il reparto. Al suo fianco, gli altri sembrano meno sicuri, e i meccanismi di aggressione e compattezza appaiono ancora lontani da quelli visti nella scorsa stagione.