Cent’anni di Scopigno, Gazzetta celebra l'anniversario: "Filosofo e ironico. Eroe a Cagliari nello scudetto ’70. Mito senza tempo"

Cent’anni di Scopigno, Gazzetta celebra l'anniversario: "Filosofo e ironico. Eroe a Cagliari nello scudetto ’70. Mito senza tempo"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 08:15Rassegna stampa
di Redazione TuttoCagliari

"Cent’anni di Scopigno", titola La Gazzetta dello Sport. L'anniversario. "Filosofo e ironico. Eroe a Cagliari nello scudetto ’70. Mito senza tempo". Gli studi, il vizio delle sigarette, il carattere dissacrante. L’epopea del tecnico che rese leggenda un’isola. 

Gigi Riva disse: «Scopigno era l’allenatore più democratico d’Italia. Un uomo intelligentissimo, ci faceva ragionare oltre il calcio, ci voleva bene. Abolì il ritiro prepartita, una cosa enorme per quei tempi. Eravamo tutti felici, non sarà più dimenticato».

A un dirigente che gli domandò di caricare di più i giocatori disse: «Lo faccia lei se ha la chiavetta».

A Cagliari - si legge legge sulla rosea - cambia il presidente. Arriva Efisio Corrias e lo richiama. Scopigno non modifica il suo stile divita. La mattina si alza molto tardi. Alle 10.30 colazione con un tè, ma poi rimane a letto fino all’ora di pranzo. Mangia pochissimo, allenamento al pomeriggio, niente ritiri, liberi tutti, aria di mare. Tira tardi la notte, fuma e gioca a carte con i giocatori, in ritiro prima della partita. «Poi però aprite le finestre». Beve e ascolta quelli che hanno qualcosa da raccontare. Costruisce il più bel Cagliari della storia. Aprile 1970, campioni d’Italia. La sera tutti alla Domenica Sportiva, conduce Enzo Tortora. Domanda all’allenatore vincitore dello scudetto: «Di lei hanno detto che è lo scettico blu, l’enigmatico, il sornione, il filosofo. Insomma, Scopigno,lei chi è?».E lui: «Uno che in questo momento ha sonno». Manlio Scopigno si spegne a soli 67 anni, a Rieti