Gazzetta - Giovanni Floris: "Romanista da subito? Tifavo Cagliari, quella squadra mi è rimasta nel cuore"

Il giornalista sardo Giovanni Floris, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato della sua passione per il calcio: "Il calcio per me non è solo una passione, è un punto di vista. È una chiave di lettura che applichi alle cose che ti succedono. Per me è stato come saper parlare l’inglese, mi ha permesso di entrare in contatto col mondo. E mi ha fatto crescere. Romanista da subito? No. Mio padre era nuorese, da bambini tifavamo Cagliari, per questo quella squadra mi è rimasta nel cuore. Ma sono nato a Roma, i miei amici erano della Roma, erano gli anni di Liedholm, Falcao, Bruno Conti... sono finito presto in Curva Sud. E col tempo anche mio padre iniziò a guardare la Roma con altri occhi».
Tifavo soltanto o giocavo anche? Giocavo, centravanti o ala. Casale Rocchi, Artiglio, Santa Francesca Cabrini… squadre di Roma est, campi di pozzolana spaccati dal sole o resi palude dalla pioggia. Vero calcio Anni 80. Se ero forte? Mettiamola così: da bambino giocavo ovunque, in cameretta, per strada, nei corridoi di scuola. Avevo sempre il pallone tra i piedi, alla fine avrebbe imparato chiunque".