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UN MIRTO CON... ANDREA LAZZARI: "Non mi stupisce il 3-3 ottenuto dal Cagliari contro il Milan. I sardi hanno le carte in regola per disputare un ottimo campionato. E giocare in Italia, come dice Fonseca, è più difficile che giocare in Champions"

UN MIRTO CON... ANDREA LAZZARI: "Non mi stupisce il 3-3 ottenuto dal Cagliari contro il Milan. I sardi hanno le carte in regola per disputare un ottimo campionato. E giocare in Italia, come dice Fonseca, è più difficile che giocare in Champions"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
venerdì 15 novembre 2024, 00:01Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Andrea Lazzari, ex centrocampista offensivo abile nelle rifiniture e in possesso di un sinistro letteralmente mortifero, con la maglia rossoblù ha deliziato e fatto divertire i tifosi del Cagliari. Quella in cui giocava era una squadra estremamente tecnica e propositiva. E, soprattutto, aveva carattere da vendere: non temeva nessuno e si giocava la partita a viso aperto su tutti i campi contro qualsiasi avversario.

Più o meno la stessa cosa che ha fatto l’undici di Davide Nicola sabato scorso contro il Milan: ne è venuto fuori un match ricco di gol e di emozioni, che l’ex Lazzari commenta rendendo onore al merito dei sardi.

Andrea, dopo una serie di sconfitte consecutive i sardi, al netto di qualche lacuna difensiva, hanno convinto e anche fatto risultato contro i rossoneri di Paulo Fonseca.  

“La cosa sinceramente non mi stupisce. Il Cagliari ha tutte le carte in regola per fare molto bene in questo campionato. Il pareggio col Milan è stato largamente meritato.”

Si avvicina il mercato di gennaio. In quali reparti potrebbe essere utile intervenire per rintuzzare e puntellare la rosa?

“Difficile, anche guardando le partite, rispondere a questa domanda. Più che altro perché bisognerebbe vivere la quotidianità della squadra dall’interno. Per cui solo la società e lo staff tecnico sono in grado di indicare con precisione come operare sul mercato con l’obiettivo di migliorare il rendimento del Cagliari.”

Come decifrare questo Milan, che prima segna tre gol al Bernabeu contro il Real Madrid e poi pareggia per 3-3 in Sardegna rischiando, tra l’altro, di perdere contro l’undici isolano?

“Credo abbia detto bene Fonseca: giocare all’estero è più complicato che affrontare le squadre della serie A italiana. Il Milan è più o meno sempre tenuto a fare il tipo di partita che ha fatto proprio il Real Madrid al Bernabeu con lo stesso Milan. Ci si aspetta che i rossoneri stazionino stabilmente nella metà campo avversaria, lasciando così ampi spazi al contropiede e alle ripartenze dei rivali. Però in realtà è molto complicato trovare le soluzioni giuste quando imposti il gioco da dietro e tutta la squadra avversaria ti attende nella sua trequarti.  Ne consegue che gli uomini di Fonseca incontrano delle grosse difficoltà nel portare a casa delle partite che, sulla carta, potrebbero sembrare semplici.”

Tornando sulla sfida tra Cagliari e Milan, ha sorpreso la ritrovata vena realizzativa dei sardi, che prima dell’incontro di sabato scorso avevano segnato col contagocce. Invece col Diavolo hanno trovato il gol addirittura gli esterni, Zappa e Zortea, e la squadra ha creato tante altre occasioni da rete. Merito anche di un pubblico che, come al solito, ha trascinato gli isolani… come del resto accadeva anche ai vostri tempi.

“Posso confermare che il pubblico di Cagliari, anche quando giocavo io, è sempre stato il vero valore aggiunto e l’uomo in più della compagine rossoblù. Da calciatore, la domenica quando scendi in campo senti proprio che la spinta trascinante non è quella di una curva, ma di un intero popolo. E questo ti fa performare al centodieci per cento. Tanto che, anche oggi, all’Unipol Domus spesso vanno in gol giocatori che magari non ti aspetteresti di vedere sul tabellino dei marcatori. In definitiva, il supporto dei tifosi è la vera arma segreta del Cagliari.”