UN MIRTO CON... ANTONIO CRINITI

UN MIRTO CON... ANTONIO CRINITITUTTOmercatoWEB.com
© foto di Gilberto Poggi/TuttoLegaPro.com
lunedì 8 agosto 2022, 00:00Un mirto con...
di Roberta Lai

Riguardo all'attualità in chiave Cagliari, la redazione di TuttoCagliari.Net ha intervistato in esclusiva Antonio Criniti, attaccante dei sardi dal 1991 al 1994. 

Il Cagliari ha rappresentato una parte importante della sua carriera da calciatore. Dove può arrivare la squadra? Pensa che questa rosa possa portare all'immediata risalita in Serie A?

"Conosco bene Fabio Liverani. Lo stimo tantissimo. È molto preparato, può fare la differenza ma penso che attualmente al Cagliari manchi qualcosina a centrocampo, in attacco e in difesa. Deve fare di più per poter vincere il campionato".

Quali nomi consiglierebbe?

"Non faccio nomi, non conosco tutti questi fenomeni in giro. Fabio conosce bene la categoria, sa dove intervenire e, soprattutto, la società sa che deve risalire al più presto perchè Cagliari non merita la Serie B, non la merita per tanti motivi. Lapadula è un giocatore che Liverani ha già allenato al Lecce e ha già del suo. Arriverà a prenderne altri".

Immagino che per lei, la scelta di Liverani come allenatore del Cagliari, sia stata corretta.

"Sì. Liverani non ha bisogno di grandi presentazioni. Ha allenato il Genoa, il Lecce... ha fatto grandi cose nonostante abbia avuto delle disavventure, tutti gli allenatori le hanno. È un vincente e gli auguro il meglio. Riavvicinerà il pubblico alla società".

A proposito di società. Quali fattori hanno contribuito a portare il Cagliari in Serie B?

"Ha sbagliato tanto. Basti pensare che la squadra è retrocessa nonostante la sconfitta della Salernitana con l'Udinese. È da pazzi non ammettere che ci sono stati degli errori, il Cagliari non se lo poteva permettere".

Come far coesistere Lapadula e Pavoletti, due giocatori fondamentali in ottica promozione?

"Da allenatore e conoscitore della categoria penso che ormai non ci sia più l'idea della prima o della seconda punta. Due giocatori bravi, di quel potenziale tecnico, possono essere complementari".

Come giudica la scelta di Pavoletti, Rog, Deiola e probabilmente di Nandez di rimanere a Cagliari nonostante la retrocessione?

"Non me l'aspettavo da Nandez. Pavoletti, Rog e Deiola sono retrocessi e quando si retrocede un po' di voglia di riscatto, di orgoglio ci deve essere. Una scelta di cuore e di carriera, con la consapevolezza che si tratta di un campionato difficile".

Chi, secondo lei, dovrebbe essere il capitano del Cagliari?

"Io a Cagliari avevo un solo capitano, Matteoli. Io un giocatore carismatico all'interno della squadra non lo vedo ancora. Potrebbe farlo Pavoletti qualora dovesse giocare tutte le partite".